Questo è un pane fantastico, sia per la sua semplicita, ma soprattutto per la sua bontà.
Noi, in Sicilia, siamo dei grandi esperti di pane e lo sanno fare bene le nostre panetterie, quindi non lo facciamo mai in casa, perchè siamo abituati che ce lo portano direttamente a casa a pranzo e a cena (siamo comodi, noi :-)).
Però, da quando ho conosciuto questo pane, grazie a Cindystar, devo esser sincera, ho cominciato a panificare anch'io con dei risultati sorprendenti, soprattutto perchè mi sono sbizzarrita a fare diverse varianti.
Sembra, a prima vista, complicato, ma vi assicuro che non lo è affatto!!
Questa è la ricetta base
Ve la copio così come la scrive Cindystar
Se volete vedere tutte le foto con i passaggi andate qui
INGREDIENTI
500g di farina (metto 300 manitoba e 200 normale)
un decimo di un cubetto di lievito oppure 1gr. di lievito secco in polvere
1 cucchiaino abbondante di sale
350ml di acqua
Sciolto il lievito in due dita di acqua prese dai 350ml.
Mettere la farina e il sale in una bacinella grande di plastica e mescoilare. Aggiungere l'acqua col lievito e poi la restante sulla farina e dare una mescolata veloce con cucchiaio di legno.
Lasciare questo impasto grezzo e appiccicoso a riposare nella bacinella grande coperta da pellicola per circa 18/24 ore a temperatura ambiente, 20°.
Dopo questa lievitazione l'impasto sarà pieno di bolle.
A questo punto rovesciamo l'impasto su una spianatoia infarinata e spolveriamolo di farina.
Poi piegamolo su se stesso prendendo i 4 lati uno alla volta.
Roberto61 (l'inventore di questo pane) ci spiega che:
Le piegature dell'impasto non servono per avere l' impasto bello in ordine, non "spiegazzato" quasi fosse una camicia da riporre nell'armadio.....esse servono per creare delle linee di tensione all'interno in modo che in cottura il pane possa crescere..crescere ed avere una bella mollica alveolata. Avete presente un bella tenda canadese o un gazebo?... ecco pensate che la tela starebbe su bella distesa se non ci fosse l'intelaiatura in ferro a sostenerla?....La stessa cosa più o meno accade con il pane in cottura.
Noi, in Sicilia, siamo dei grandi esperti di pane e lo sanno fare bene le nostre panetterie, quindi non lo facciamo mai in casa, perchè siamo abituati che ce lo portano direttamente a casa a pranzo e a cena (siamo comodi, noi :-)).
Però, da quando ho conosciuto questo pane, grazie a Cindystar, devo esser sincera, ho cominciato a panificare anch'io con dei risultati sorprendenti, soprattutto perchè mi sono sbizzarrita a fare diverse varianti.
Sembra, a prima vista, complicato, ma vi assicuro che non lo è affatto!!
Questa è la ricetta base
Ve la copio così come la scrive Cindystar
Se volete vedere tutte le foto con i passaggi andate qui
INGREDIENTI
500g di farina (metto 300 manitoba e 200 normale)
un decimo di un cubetto di lievito oppure 1gr. di lievito secco in polvere
1 cucchiaino abbondante di sale
350ml di acqua
Sciolto il lievito in due dita di acqua prese dai 350ml.
Mettere la farina e il sale in una bacinella grande di plastica e mescoilare. Aggiungere l'acqua col lievito e poi la restante sulla farina e dare una mescolata veloce con cucchiaio di legno.
Lasciare questo impasto grezzo e appiccicoso a riposare nella bacinella grande coperta da pellicola per circa 18/24 ore a temperatura ambiente, 20°.
Dopo questa lievitazione l'impasto sarà pieno di bolle.
A questo punto rovesciamo l'impasto su una spianatoia infarinata e spolveriamolo di farina.
Poi piegamolo su se stesso prendendo i 4 lati uno alla volta.
Roberto61 (l'inventore di questo pane) ci spiega che:
Le piegature dell'impasto non servono per avere l' impasto bello in ordine, non "spiegazzato" quasi fosse una camicia da riporre nell'armadio.....esse servono per creare delle linee di tensione all'interno in modo che in cottura il pane possa crescere..crescere ed avere una bella mollica alveolata. Avete presente un bella tenda canadese o un gazebo?... ecco pensate che la tela starebbe su bella distesa se non ci fosse l'intelaiatura in ferro a sostenerla?....La stessa cosa più o meno accade con il pane in cottura.
Ora infariniamo un canovaccio con della semola, cospargiamo dei semi, da noi si usano quelli di semano, e con le mani infarinate deponiamoci il nostro impasto con la falda di chiusura sotto dandogli più o meno la forma della pentola dove lo cuoceremo....tonda o allungata... Ricopriamo di semola e semini anche la parte soprastante dell'impasto.
Quindi chiudiamo bene il canovaccio e lasciamo lievitare per 2 ore.
Mezzora prima della lievitazione finita accendiamo il forno a 230° e mettiamoci dentro la nostra casseruola col coperchio: può essere tutta in terracotta, in ghisa e terracotta, tutta in ghisa
Prendiamo il nostro impasto lievitato e con l'aiuto del canovaccio lo ribaltiamo nella pentola (attenzione che brucia!!!!) cercando di riportare la cucitura verso l'alto. Questa operazione va fatta il più velocemente possibile per non raffreddare la pentola.
Copriamo e inforniamo sempre a 230° per 30 minuti.
Poi scoperchiamo la pentola e cuociamo altri 10/15 minuti per far colorire bene la pagnotta.
Il tempo di cottura è abbastanza soggettivo...dipende dal proprio forno e dal tipo di pentola usata...ogni materiale conduce calore in maniera diversa....Sicuramente bisogna lasciare la prima mezzora a pentola coperta per far sì che il pane lieviti benissimo e inizi a formare la crosta...magari si può allungare il tempo a pentola scoperta, o meglio si può trasferire il pane sulla griglia del forno in modo che si cuocia perfettamente dappertutto....
Quindi chiudiamo bene il canovaccio e lasciamo lievitare per 2 ore.
Mezzora prima della lievitazione finita accendiamo il forno a 230° e mettiamoci dentro la nostra casseruola col coperchio: può essere tutta in terracotta, in ghisa e terracotta, tutta in ghisa
Prendiamo il nostro impasto lievitato e con l'aiuto del canovaccio lo ribaltiamo nella pentola (attenzione che brucia!!!!) cercando di riportare la cucitura verso l'alto. Questa operazione va fatta il più velocemente possibile per non raffreddare la pentola.
Copriamo e inforniamo sempre a 230° per 30 minuti.
Poi scoperchiamo la pentola e cuociamo altri 10/15 minuti per far colorire bene la pagnotta.
Il tempo di cottura è abbastanza soggettivo...dipende dal proprio forno e dal tipo di pentola usata...ogni materiale conduce calore in maniera diversa....Sicuramente bisogna lasciare la prima mezzora a pentola coperta per far sì che il pane lieviti benissimo e inizi a formare la crosta...magari si può allungare il tempo a pentola scoperta, o meglio si può trasferire il pane sulla griglia del forno in modo che si cuocia perfettamente dappertutto....
Davvero tanto ma tanto buonno!!!!!
Da Roberto61 consigli per la buona tenuta del pane:
- Far raffreddare completamente il pane per almeno 2/3 ore in quanto l'umidità ed il vapore presenti all' interno del pane fuori uscendo attraverso la crosta la renderanno molto pù morbida.
- Se invece si vuole una crosta molto croccante tagliare subito le estremità del pane (in caso di un filone) in modo che il vapore possa uscire subito da queste estremità.
- Mentre se si vuole la crosta e l' interno molto morbidi/umidi avvolgere in uno strofinaccio il pane appena uscito dal forno e quindi una volta raffreddato porlo in un sacchetto di plastica per alimenti.
Da Roberto61 consigli per la buona tenuta del pane:
- Far raffreddare completamente il pane per almeno 2/3 ore in quanto l'umidità ed il vapore presenti all' interno del pane fuori uscendo attraverso la crosta la renderanno molto pù morbida.
- Se invece si vuole una crosta molto croccante tagliare subito le estremità del pane (in caso di un filone) in modo che il vapore possa uscire subito da queste estremità.
- Mentre se si vuole la crosta e l' interno molto morbidi/umidi avvolgere in uno strofinaccio il pane appena uscito dal forno e quindi una volta raffreddato porlo in un sacchetto di plastica per alimenti.
Vedete quant'è bello, anche con i buchi dentro!!
Poi vi mostro altre versioni ;-)
Ciao Danita!che bello, finalmente hai un blog tutto tuo.. ti ho seguita tanto su cookaround e devo dire che sei fenomenale, una fonte inesauribile di idee....continua proprio cosi, complimenti!!!
RispondiEliminama sono la prima che posto un commento sul tuo blog??se si, mi fa proprio piacere!!
anch'io sono siciliana (trapani), per cui alcune tue ricettine che proponi,le conosco proprio bene... :))
ciao, giusy
Ma che bello!!!!! Siii, questo è il primo commento, sono emozionata :-)
RispondiEliminaGrazie davvero. Ancora sono all'inizio, ho appena cominciato, ho tante ricette da inserite, quindi avrò tanto da lavorare :-)
Spero che mi seguirai ancora.
Un bacione!!
Ciao Danita,guardare il tuo blog è fonte di ispirazione e questo mi porta a disturbare per chiedere delucidazioni.
RispondiEliminaQuando con il sistema del pane senza impasto fai i bocconcini alla gigiulena come procedi dopo la lievitazione? e come avviene la cottura?
Grazie anticipate
Francesca
Grazie tante, Francesca e chiedi pure quando hai qualche dubbio:-)
EliminaPer i bocconcini, faccio lievitare normalmente la pasta, poi faccio delle piccole palline schiacciandole un pò e metto la gigiulena sopra e rifaccio lievitare, coprendoli, un altra ora.
Inforno normalmente, non dentro un contenitore come questo e faccio cucinare fino a che saranno dorati, ovviamente molto meno rispetto alla pezzatura grande ;-)