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giovedì 4 marzo 2021

Guaglia ripiena, ricordi d'infanzia: 11° puntata Masterchef 10

Buongiorno!!

Ed eccoci arrivati alla penultima puntata di Masterchef,  oggi ci sarà la finale, vi piacciono i 4 finalisti? Chi pensate o chi volete che vinca? 

Devo dire che, quest'anno, Masterchef non mi ha preso tanto come gli altri anni....forse,  se non fosse stato per questo gioco dei piatti, non lo avrei visto con la stessa continuità con cui lo faccio sempre. Perché?? Ma non saprei: stanchezza del format? può essere; concorrenti che non mi hanno colpito? può essere pure! Comunque, a parte che avrei voluto Azzurra al posto di Monir, che, per carità è stato bravo a salvarsi e destreggiarsi, per me non dovrebbe star li, per il resto, questi finalisti mi vanno bene, anche se Antonio mi sta proprio Antipatico, troppo pieno di se, ma credo sia un bravo ragazzo. Detto ciò,  a questo punto, spero che vinca Aquila 😉😊.

Ma veniamo al piatto che mi ha ispirato questa undicesima puntata...sono un'inguaribile romantica, dalle lacrime facili,  quindi, quale prova pensate mi abbia ispirato? Ma certo, la Mistery box, quella della lettere di una persona cara, dell'oggetto, del piatto del cuore e dell'ingrediente a sorpresa! 😊 

Ho immaginato che sotto la mistery ci sia stata la lettera scritta da mamma ❤, lei adora scriverci delle letterine per i compleanni e per Natale perché è una di quelle donne che, soprattutto in passato, non è mai riuscita ad esternare i propri sentimenti. Ho immaginato che sotto ci fosse uno dei miei quadretti incorniciati con i miei disegnini (tipo le vecchie mille lire) fatti quando ero adolescente e poi ho immaginato che venisse papà, certo non il papà di ora che ha 90 anni e che riesce a malapena a muoversi :-(, ma il papà di 10 anni fa, tipo  Max, si me lo ricorda molto, sempre in giacca e cravatta, che viaggiava tanto per lavoro e poi tornava a casa e ci cucinava qualche nuovo piatto mangiato in uno dei tanti ristoranti in cui andava. Immagino che mi portava, come ingrediente, il lardo, si lui è sempre stato fissato con il lardo, a casa non mancava quasi mai: lo comprava semplice e lui, poi, lo condiva con sale e aromi e lo faceva nsaporire e "maturare".

Per il piatto, invece, avevo pensato a loro, le quaglie,  perché nelle nostre domeniche, quelle in cui mamma aveva finalmente tempo da dedicare alla cucina, lei ci preparava sempre qualcosa di buono e uno dei piatti che mi hanno lasciato un ricordo indelebile sono proprio le quaglie ripiene che preparava mamma, una vera libidine!! Certo tutto ritorna,  con le quaglie ripiene ho pure vinto in mio stupendo Kenwood chef, grazie ad Amarene Fabbri, e da li, è poi iniziata la nostra bellissima collaborazione,  diventando una delle loro foodblogger ufficiale 😍❤. 

Ovviamente ho cercato di fare un piatto più da Masterchef 😊. Avrei voluto mettere all'interno anche i piselli ma, credevo di averli e invece no 🤦‍♀️😣.

INGREDIENTI 
Quaglie 
Lardo
Erbette fresche (io ho messo rosmarino, salvia, prezzemolo e erba cipollina)

Per il puré 
Patate
Latte 
Burro
Grana 

Per le cosce
Farina
Pangrattato
Uova
olio per friggere 

Disossare le quaglie e staccare le cosce cercando, delicatamente di staccarle dal loro osso. Creare una sorta di lecca lecca, salarlo, passarlo nella farina, nell'uovo e, per ultimo, nel pangrattato. 

Per il petto farcito
Tritare tutte le erbette e posizionarle nel petto disossato e steso assieme ad un pezzo di lardo,  avvolgere e con lo spago chiudere bene. Mettere in forno con olio e aromi.

Con le carcasse preparare un fondo bruno. Mettere nella casseruola con un po' di cipolla, uno spicchio di aglio in camicia e olio e far "tostare" bene. Aggiungere del vino rosso e far evaporare. Aggiungere  dell' acqua e far restringere tutto.

Preparare il puré 
Mettere le patate lavate con tutta la buccia, al microonde,  una volta cotte, schiacciare con lo schiacciapatate e aggiungere burro, latte, noce moscata, sale e grana (se volete)

Tirare fuori il Rollé di petto, levare lo spago ed affettare. Friggere le coscette e comporre il piatto, irrorando i rolle con il fondo bruno. 



Davvero un ottimo piatto!!! 😋 

E siccome questo piatto lo dedico a mamma e papà eccoli ❤

Lui, che con i suoi 90 anni e con tutte le sue sofferenze, va a comprare i suoi  ingredienti più amati direttamente dai coltivatori


E lei, mamma ❤


Penso che da loro abbiamo ereditato il nostro amore per la cucina, io e le mie sorelle ❤😍

Non so se questo sarà l'ultimo perché non so se l'ultima puntata mi potrà dare qualche ispirazione, vedremo 😊.

Alla prossima e spero vi sia piaciuto questo nostro percorso con Masterchef!! 😚

martedì 26 gennaio 2021

Trilogia di pollo fritto: petto, ali e cosce (Masterchef 5° puntata)

 Ed eccoci alla 5° puntata di Masterchef....cavolo, ma come ho fatto ad illudermi, quando mi è venuta questa felice idea di proporre un piatto, ad ogni puntata, da realizzare con gli ingredienti usati in puntata!! Cioè passiamo dall'uovo nero, all'uovo di struzzo, per poi passare al planton...per non parlare degli ingredienti fuori stagione impossibile da trovare, tipo l'uva. E mettiamoci pure che siamo in zona rossa, in Sicilia (che c...lo!!! l'unica regione d'Italia!!)....e chi si sposta per cercare gli ingredienti improponibili, tipo il cavolo rapa!!

Quindi, a dire il vero, per questa 5° puntata ci stavo quasi rinunciando, ma poi ho pensato: e se pensassi a fare la prova finale?? Cioè devo presentare del pollo fritto?? Ma siiii daiiii, cerchiamo di fare qualcosa di originale!!!

Ed ecco che è nata la trilogia di pollo: ali di pollo alla vaniglia, petto di pollo ai cereali e fusi di pollo ripieni

INGREDIENTI
Petto di pollo
uovo
cereali

ali di pollo
yogurt
vaniglia in bacche
misto di spezie
farina

fuso di pollo
lardo 
pomodoro secco
erbette fresche
uova
farina

Per i fusi
Staccare la carne dall'osso e staccarlo lasciando il piedino.
Tritare il lardo e aggiungere le erbette fresche (io ho usato salvia, rosmarino e prezzemolo) e il pomodoro secco e tritare
Riempire la coscia con il lardo condito, passare nella farina, poi nell'uovo e di nuovo nella farina.



Per il petto di pollo
Tagliare il petto a listelle, passarle nella farina, poi nell'uovo e poi nei cereali tritati grossolanamente. Friggere

Ali di pollo
Mettere le ali di pollo a marinare con lo yogurt e aggiungere la polpa della bacca di vaniglia e le spezie varie e far marinare almeno 2-3 ore.
Dopo la marinatura, infarinare e friggere

Servire con salsette varie

Ecco l'interno della coscetta, davvero fantastica!!




Ci vediamo per la 6° puntata....cosa avrò scelto?? Anche questa volta è stata tosta!!



mercoledì 26 aprile 2017

Cosciotto di agnello delle feste!!



Scusateeeee subito per la foto non bellissima, ma questi sono i piatti delle feste, quelle che fai per il pranzo di Pasqua (come nel mio caso :-)) o nelle domeniche quando hai ospiti.
Ora, già la vita da foodblogger è difficile quando lo devi fare in famiglia, devi cercare di cucinare di giorno, in modo che la foto possa farla alla luce giusta, poi devi far aspettare i tuoi, perchè prima devi fare le 2.567 foto di rito :-).....ma chiederlo pure agli ospiti, e il giorno di festa e, oltretutto, con tutto il bel da fare che hai, no, a tutto c'è un limite!!! :-).
Ecco, allora spero che vi piaccia anche così, bello casareccio :-).
Questo è il modo più buono che io ho mangiato l'agnello, quindi ve lo consiglio di cuore :-)

INGREDIENTI
Coscia di agnello
Strutto
Mezzo specchietto d'aglio
Aromi freschi (salvia, rosmarino)
Limone 2
Pepe rosa
1 arancio
Sale grosso
Pan grattato
Pecorino

Pulire e asciugare bene le erbette. Tritare finemente con l'aglio e aggiungerli allo strutto.


Fare delle incisioni nel cosciotto, strofinare lo strutto e infilarlo con le erbette nelle incisioni e far riposare per ore. Io l'ho preparato la sera per il pranzo.


Mettere il cosciotto nella teglia e mettere in forno a 200°.  A metà cottura aggiungere il succo di 2 limoni e irrorare con il succo e grasso di cottura.


Girare e irrorare il cosciotto.
Preparare il pan grattato con la scorza dei 2 limoni e dell'arancio e aggiungere un po' di trito di rosmarino, di pepe rosa e di pecorino.
Quando il cosciotto sarà quasi cotto spolverare il cosciotto di pangrattato aromatizzato e infornare fino a che sarà ben dorato. Irrorare e sfornare.
nON CI SONO PAROLE....la crosticina che si forma sopra data dal pangrattato e il formaggio, la morbidezza dell'agnello, dovuta anche alla marinatura con lo strutto...isomma dovete provarlo per capire :-)
Poi vi diro come ho fatto, invece, le costolette ;-)


lunedì 20 febbraio 2017

Friarielli e salsiccia e la mia quasi piccola vegetariana :-)


Li ho desiderati da anni....me li son vista passare a filo di naso quando sono stata a "La prova del cuoco" e li avevano fatti proprio così ma non li avevo potuti mangiare, li ho cercati invano, nei nostri mercati,  me li sono sognata anche di notte e finalmente, potevo non farne una bella scorta??
Ma certoooo!!! Nel mio fish cooking a Napoli, non solo ho mangiato 2 volte pizza e friarielli, ma me li son portati pure a casa con le salsiccie, annesse e connesse.
Ed ecco, quindi, dalla mia bella Sicilia, un classico tutto napoletano....ma l'ho sempre detto io che la cucina annulla le distanze.

INGREDIENTI
Friarielli
salsiccia napoletana
aglio
peperoncino

Ovviamente da siciliana non posso insegnare come cucinare i friarielli, ma mi son fatta dire come fare e li ho fatti così'.
Pulire i friarielli e recuperare le foglie tenere e i ciuffetti, anche quelli con i fiori sbocciati.
In una padella, rosolare la salsiccia, prima alzate la fiamma per farla dorare bene e poi abbassatela, punzecchiando con la forchetta per far uscire un pò di grasso.
In un altra padella, mettere i friarielli senza scolarli troppo, con dell'olio e uno spicchio di aglio schiacciato in camicia, il peperoncino e far cuocere con un coperchio sopra.


Se non vi piace il sapore troppo intenso dei friarielli che possono risultare un pò amari (ma a me piace) sbollentarli un pò prima di soffriggerli in padella.
Una volta cotta, se volete fare qualcosa di molto spinto, nella padella dove avete cotto la salsiccia, ripassare i friarielli, altrimetti metterli nel piatto e finire con la salsiccia sopra.
Adooooro questo piatto, in tutta la sua semplicità e in tutta la sua "grassezza" :-)



Dopo tutto il viaggio che hanno fatto, io me li son goduti a 360°, Tommaso, però, ha preferito le nostre di salsiccie, alla mia principessa invece si la salsiccia, ma i friarielli, per lei, sono troppo amari, ma la sorpresa più sconvolgente è stata la reazione della mia, quasi, piccola vegetariana, quando le ho dato il suo piatto con i friarielli e la salsiccia e mi dice:
-Mammaaaa, ma tutta questa salsiccia?? Ma dammene metà e mettimi più friarielli, almeno mangio più cose genuine!!- 
Noooooooooooooooooooooooooo, ma si può avere una bambina di 9 anni così??? Mi ha fatto sentire quasi una mamma indegna!!! :-) :-) :-)

domenica 20 dicembre 2015

Medaglioni di carne a lunga cottura su salsa di patate


sabato 7 marzo 2015

Sella di coniglio ripiena al vin brulè e coscette arrosto.....ultimo coniglio nel piatto di Danita??




Quando ho fatto questo coniglio, non era ancora entrato, a casa nostra, il nostro nuovo amico Toby :-(.
Io adoro i conigli, parlo di cibo :-), ma, non so voi, non li trovo più buoni come una volta, ormai quando li compri, sembrano come pollo, non hanno un sapore deciso e la carne è troppo "molle". 
Ma io ho un amico, Mario, che li caccia e ne alleva qualcuno.
E' da un pò che gli chiedevo un coniglio per poter assaporare il gusto di una volta e, prima di Natale, finalmente, mi ha fatto questo regalo: un bel coniglio allevato da lui, piccolo e tenero.....ce lo siamo divorati io e le mie bimbe :-).
Le cosce le ho fatte arrostite, le ho prima marinate con olio e aromi e poi messo in una teglia e fatto cucinare al forno, invece, la sella, l'ho disossata e ho fatto questa ricetta.
Ma, dopo pochi giorni da questo, per Natale, mia nipote Gabriella, senza nostro permesso, ha avuto la "felice" idea di regalare 2 coniglietti alle nostre bimbe, che, manco a dirlo, ne sono state strafelici. Uno, povero, non è arrivato all'Epifania :-(, mentre l'altro, molto vispo, Toby, sta benissimo.
La mia piccolina cosa mi ha detto appena li ha visti?? Mamma, questo tu non lo cucini!!! :-(
Ecco.....come se me lo fossi divorata solo io quel coniglietto di Mario :-( :-).
Sarà stato l'ultimo coniglio nella pentola della cucina di Danita?? :-( Sarebbe davvero un vero peccato :-( :-).
Comunque, grazie tante Mario...era davvero squisito!!

INGREDIENTI
coniglio
aromi vari
guanciale
noci
verdure (le mie erano i nostri, detti, "pisciacani" una varietà di verdure spontanee un pò amarostiche)
vin brulè

Per la salsa di patate
patate
brodo vegetale


Levare le interiori del coniglio e metterle da parte, levare la testa e tagliare il coniglio in tre patri: cosce anteriori, posteriori e sella.
La testa e le cosce metterle a marinare con olio e aromi vari (rosmarino, timo, salvia, bacche etc.).
Disossare la sella.
In un padellino far cuocere la verdura con dell'olio, uno spicchio d'aglio in camicia, un pò di cipolla scalogna e un pò del guanciale.
In un altro padellino far cucinare leggermente le interiori del coniglio.
Stendere la sella, mettere sopra la verdura spadellata, i gherigli di noce e le interiora tritale. Chiudere, avvolgere con le fette di guanciale e avvolgere con dello spago da cucina.


In una padella mettere un filo di olio e far dorare per bene la sella. Aggiungere il vin brulè, far sfumare l'alcol e ultimare la cottura in forno.


Mettere le patate al microonde e cuocerle, passarle nello schiaccia patate e frullarle con un mixer ad immersione aggiungendo brodo vegetale fin quando la consistenza sarà cremosa.
Levare il filo dalla sella, tagliare ed impiattare sulla salsa di patate e finire con la salsa di cottura al vin brulè.


e queste sono le cosce al forno, su una bella polenta bramata fatta con il mio bellissimo Kenwood chef ;-).
Davvero speciale!!



E ora vi presento, invece, Toby, il nostro nuovo componente della famiglia, con cui mi scuso, vivamente, di aver messo in tavola un suo simile :-/. 






martedì 10 giugno 2014

Il mio Kebab casalingo




La cosa che mi da più soddisfazione, in cucina, è quella di recuperare cibo che, altrimenti, potrebbe esser buttato e farci un piatto exnovo deliziosissimo, forse ancora più goloso di quello da cui sono partita.
Io sono una patita di questo, non butto mai via nulla e, siccome ho a casa delle buongustaie che non mangiano mai per 2 giorni la stessa cosa, mi devo inventare sempre il modo di riproporre la stessa cosa in altre versione.
Questa, credo, sia stata la mia performance più riuscita e più creativa :-).
Forse ancora non ve l'avevo detto, ma, ve ne parlerò presto e vi farò vedere qualcosa, mia sorella Laura, si è aperta un ristorante con suo marito, Lamagia dei sapori e io, ho la fortuna, di andare ad aiutarla la domenica e ovviamente, il lunedì, ma anche il martedì :-), ho il pensiero levato per il pranzo e la cena. 
L'altra domenica, nel menù, c'erano dei bellissimi stinchi di vitello, enormi, che, ovviamente, la gente, con tutto quello che diamo da mangiare, non riesce a finire e visto che sono serviti al tavolo e quindi quello che rimane è immacolato, me lo porto a casa ed ecco, questa volta, come l'ho trasformato :-).
Il kabeb, sapete tutti che è una specialità dei paesi arabi e soprattutto della Turchia e il più conosciuto è il kebab nella versione in cui, vari tipi di carne, vengono impillate, messe in un cilindro che, ruotando in uno spiedo, cuoce la carne che poi viene raschiata....ebbene, io ho usato solo la coscia di vitello e, il cilindro, per me era l'osso stesso :-).
Premesso che questi panini, li avevo fatti per la cena, perchè, dovete sapere che, una food blogger, alle volte, certi piatti li cucina il pomeriggio per fare una bella foto :-) e poi li riscalda la sera.....ma questa volta non abbiamo resistito..... ce li siamo mangiati per merenda, io e le mie bimbe (8 e 6 anni)....chiamali fessi!!! :-)

INGREDIENTI
Stinco di vitello (o, quanto meno, quello che ne è rimasto :-))
aromi vari: cumino, coriandolo, cannella etc.
salsa tzatziki
cetrioli
cipolla
pomodorini
paane pita

Prendere lo stinco freddo del giorno prima (la carne sarà ben compatta e quindi più facile da tagliare) e affettare con un coltello ben affilato, creando fette sottilissime.



 Mettere queste fette in un piatto a macerare, per qualche ora, con gli aromi vari e un pò di olio. 
Preparare la pita (non vi ho messo la ricetta perchè ancora la devo perfezionare :-), era buona ma non perfetta, quindi mi riservo la facoltà di non rispondere) e cuocerla in forno o in padella.


In una padella ben calda, mettere tutta la carne e scaldare bene.


Prendere la pita, mettere sopra la carne, la salsa tzatziki, la cipolla affettata finemente, i cetrioli, qualche foglia di insalata tagliata a julienne e qualche pomodorino e.....mamma mia...chiudere leggermente la pita e dare il morso più grande che potete!!!
Ma come si fa a postare un piatto del genere quando si cerca disperatamente di mettersi a dieta!!


ecco la "pita" non era male ma non era il massimo, la prossima volta riproverò e se andrà bene vi darò anche quella ricetta così il vostro kebab homemade sarà perfetto :-)


Meglio del kebab che fanno di Bagheria, al Sepolcro,  che è meraviglioso!!

martedì 18 marzo 2014

Pollo alla diavola??? No, galletto!!



Era da un pò che volevo fare il pollo alla diavola ma, secondo me, il miglior modo per farlo è alla brace e quindi mi son vista bene dal farlo....odio accenderla :-).
Ma l'altro giorno, andando in polleria ho visto questi bei galletti, messi li, in fila, che sembrava mi implorassero e subito mi è venuta l'idea che con questi piccolini, li avrei potuti fare ma nella mia bellissima piastra. Certo, l'effetto non è lo stesso della brace ma, devo dire che, son venuto buonissimi e poi, spolparli è davvero un divertimento.....soprattutto pensando che ne ho da spolpare 2 perchè, dovete sapere che, a differenza mia e delle mie figlie che adoriamo ridurre all'osso tutto quello che abbiamo davanti :-), Tommaso mangia, sia il pollo che il galletto (roba da pazzi!!!) con coltello e forchetta....quindi, vi lascio immaginare, il mio passatempo.....ho finito dopo 1 ora :-).
Ma eccovi il mio pollo...ops, il mio galletto alla cacciatore con una salsetta di yogurt greco che si sposava divinamente.

INGREDIENTI
polletti
erbette fresche (io ho messo quelli del mio davanzale :-): timo, rosmarino, salvia, prezzemolo, origano)
peperoncino (anche quello del mio giardinetto :-))
sale
pepe
olio

Bhe, la preparazione di questo piatto è davvero semplicissima, basta tagliare il polletto ed aprirlo a libro, incidendolo un pò e schiacciandolo, tritare gli aromi, aggiungere il sale e il pepe e con le mani fatti di olio passarli all'interno del pollo.



 Io, poi, li ho cotti nella piastra messa sul fuoco con un peso sopra che spostavo di tanto in tanto :-).
Ed ecco il galletto, servito sulla piastra rovente in modo da mantenersi caldo ,-).







mercoledì 6 marzo 2013

Costine di maiale allo sciroppo d'acero e polenta



In un momento di dieta come il mio, rispolvero qualche ricetta fatta quest'inverno e non ancora postata. Questa, tutto è, tranne che un piatto dietetico, sto ingrassando solo a ricordare l'odore e soprattutto il sapore, che vi assicuro era davvero unico!!
Scusate le foto.....ma avevo troppo l'acquolina in bocca per resistere e non mi sono soffermata più di tanto :-)

INGREDIENTI
stecca di costine di maiale
aromi vari (rosmarino, salvia, prezzemolo etc.)
paprica
limone
sciroppo d'acero
olio

Fare un battuto con gli aromi, l'olio, sale e la paprica, massaggiare la stecca di maiale con questo e farla insaporire per un paio di ore, ma anche più.
Mettere in forno a circa 180° e far cucinare meglio se con della carta stagnola.
In un piatto, mettere lo sciroppo d'acero, ancora gli aromi e un pò di succo di limone e mescolare bene.
Quando sarà ben dorato girate la carne e far cucinare ancora dall'altro lato. A cottura quasi ultimata, uscire dal forno il maiale e spennellare entrambi i lati, abbondantemente con la salsetta di sciroppo d'acero e rimettere in forno per altri 10 minuti e far dorare per benino.




Sevite ben caldo o così com'è o come ho fatto io, sopra un letto di polenta con il sughetto di cottura.
Un secondo completo, servito così, e con un gusto agrodolce davvero ottimo.