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domenica 17 gennaio 2021

Gnocchi di patate viola al soutè di vongole e finocchietto (mistery box 4° puntata Masterchef)

Ed eccoci al nostro appuntamento settimanele, un pò in ritardo, ma ci sono!!

e siamo arrivati alla 4° puntata con una mistery box abbastanza fattibile: gli gnocchi, non gnochi qualunque, ma gli gnocchi che piu' ci rappresentano! 

Devo esser sincera, se un piatto mi dovesse rappresentare, non sarebbero certo gli gnocchi, però è un primo che, in effetti adoro, soprattutto adoro farli, mi fa sentire una massaia di altri tempi, mi riporta indietro nel tempo, non un tempo mio perchè non li ho mai visti fare personalmente ne a mamma ne a nonna, ma ad un passato che mi affascina: mi immagino queste donne, magari belle in carne, con i grambiuli, i capelli raccolti da un "tuppo" e le mani intrinse di polpa di patate mista a farina! Mi affascina tanto, forse, perchè mamma, lavorando, non aveva certo tempo di impastare!

Adoro tutti gli gnocchi, sia di patate normali che di zucca etc. ma quelli che mi affascinano molto sono gli gnocchi di patate viola che, a dispetto di quando ha detto chef Barbieri, io non spezzo con altro. In questo piatto ho voluto metterci un pò della mia Sicilia e un pò ciò che amo per uscire dai soliti gnocchi e poi, da romanticona quale sono, ho voluto addolcire con dei fiorellini di campo di borraggine e di, quella che noi chiamiamo "pisciacani" una verdura spontanea che fa questo fraziosissimo fiorellino bianco.

INGREDIENTI
Vongole
aglio
patate viola
farina
finocchietto selvatico in alternativa, prezzemolo

Per prima cosa mettere le patate bucherellate con una forchetta, nel microonde (io adotto questo sistema, si cuociono in fretta e non assorbono acqua, il che aiuta), farle cuocere e, una volta cotti, metterli dentro, ancora calde,  lo schiacciapatate con tutta la buccia e recuperare la polpa e aggiungere un pò di sale. Far raffreddare.

Pulire le vongole e farle spurgare bene, battendole una per una per accertarsi che non ve ne siano con la sabbia.
In un tegame far soffriggere leggermente un paio di  spicchi di aglio in camicia, schiacciato e ciuffetti di finocchietto. Aggiungere le vongole e, a fuoco basso, aspettare che si aprano tutte e spegnere il fuoco.

  

Prendere la polpa delle patate ed aggiungere tanta farina necessaria per avere un impasto morbido ma facilmente lavorabile.
Creare un cilindretto lungo, tagliare a 1 centimetro circa e creare delle palline.

Cuocere subito appena fatti, appena saranno saliti a galla, prenderli delicatamente con la schiumarola e farli saltare nel tegame dove c'è il soutè di vongole.

Impiattare aggiungendo i fiorellini



E anche la 4° puntata è andata....ora ci sarebbe la 5° ma che cavolo faccio visto che c'era una mistery impossibile e una prova ancora peggio...ma ingredienti più fattibili no?? Mica mi costringerete a fare il pollo fritto vero??
Vabbè ci penso e vediamo!!! :-)

mercoledì 30 dicembre 2020

Spaghetti al nero di seppie e caviale di mandarino: la mistery box di Master chef 2020

 

Buongiorno!!!

Oggi ho pensato una cosa, visto che adoro il programma Master Chef, non me ne sono persa mai una puntata, sia la versione italiana che Australiana e visto che quest'anno sono i 10 anni, voglio fare qualcosa: ogni settimana farò un piatto ispirato alla Mistery Box!!

Siii, mi piace tanto questa idea, a voi?? Almeno, così, è sicuro (forse :-)), che aggiornerò il blog e, spero tanto che escano piatti belli!

Cominciamo con la mistery di giovedì scorso: un bel grembiule nero e tanti ingredienti neri!

Ecco, posto questo piatto, che, a dire il vero, non ho fatto ora, ma 3 anni fa, esattamente a dicembre del 2017 e che vi propongo oggi, quindi, mi scuso sin da adesso, se manca qualche dettaglio.

Spaghetti al nero di seppie con tartare di seppie con sale rosa e caviale di mandarini, con briciole di pane croccante al nero

INGREDIENTI
Per gli spaghetti
Cipolla
seppia
aglio

Per il caviale
succo di 4 mandarini (circa 200/220 g)
1 cucchiaino di agar agar
un bicchiere di olio di semi

Per il pane tostato
Pane raffermo
nero di seppia
limone verdello

Pulite le seppie e ricavarne la sacca con il nero, mentre le seppie mettetele in congelatore.

Mettere in un bicchiere stretto e alto dell'olio di semi e mettere in congelatore in modo che si raffreddi bene
Ricavare il succo dai mandarini, metterlo in un pentolino, scaldare e aggiungere l'agar agar.
Con una siringa, aspirare il succo ancora caldo e versiamo, goccia a goccia, nel bicchiere pieno di olio ben freddo. Ed ecco che, nel fondo, si creeranno le nostre sfere.



In un pentolino caldo mettere il pane raffermo, aggiungere il nero di seppie e tostare. Infine aggiungere la scorza del verdello.

 

In una padella far soffriggere leggermente un pò di cipolla scalogna e uno spicchio di aglio in camicia, schiacciato e aggiungere il nero (solitamente la pasta con il nero di seppie, da noi in Sicilia, la si fa con l'estratto di pomodoro, ma questa volta ho voluto farla senza, in purezza.

Cuocere la pasta, lasciarla ben al dente e metterla nella padella con il nero e amalgamare bene.

Tirare fuori la seppia dal congelatore e tritarla finemente.

Servire con il battuto di seppia ancora ghiacciato sopra (sarà un bell'effetto caldo freddo), sale rosa e il caviale di mandarini.

Non vi dico la bontà!! C'era dolcezza, acidità, cremodità, croccantezza, caldo freddo...un'esplosione di sensazioni!!

Ora, quale sarà la prossima Mistery box?? Staremo a vedere!! :-)
Chissà se i giudici mi avrebbero fatto salire in banconata con questo piatto!!

venerdì 17 gennaio 2020

Risotto al cavolo viola e battuto di gamberetti


Fare i risotti non è facile, soprattutto per noi siciliani che non ce l'abbiamo proprio nel DNA, per noi il riso è più che altro = arancina, e riso all'onda abbiamo imparato solo da un po' cosa sia, prima facevamo più dei cementati 🤦‍♀️😊.
Oltretutto fare il risotto usando in cavolo viola e non farlo diventare bluette ancora più complicato 😊
Ma alla fine sono contenta del risultato e l'esplosione di gusto tra il gamberetto, il riso un po' acidulo dato dal limone e le scorze è fantastico!
Riso S.Andrea classico con cavolo viola e battuto di gamberi aromatizzati alla vaniglia di bourbon, scorze di Verdello siciliano 😋😋
Che vi devo dire, quando in bocca arrivava tutto era un tripudio! 
Questo riso è uno degli 8 ricevuti in dono dopo aver vinto un contest sulle arancine in occasione di Santa Lucia, giorno in cui, è nostra usanza fare le arancine, quindi grazie Cascina Alberona per le degustazioni di riso che mi avete inviato, spero di fare tanti altri piatti come questo 😋.
Ma veniamo alla ricetta 

INGREDIENTI 
Riso per risotti
Cavolo viola
Carote
Cipolla
Pomodorini
Vaniglia in bacche (facoltativa)
Limone
Burro
Gamberetti freschissimi

 Per prima cosa soffriggere leggermente il cipollotto e aggiungere il cavolo tagliato sottile. Quando è leggermente appassito aggiungere l'acqua, le carote tagliate grossolane, i gambi dei cipollotti e qualche pomodorino.
Aggiungere un po' di succo di limone, questo eviterà al cavolo viola di diventare blu.
Far cuocere.
In un tegame mettere il riso e tostare a secco. Aggiungere un mestolo di brodo filtrato e mescolare. Continuare la cottura aggiungendo un mestolo alla volta.
Quando il cavolo sarà abbastanza cotto,  legarlo dal brodo e immergerlo in acqua e ghiaccio, in modo da preservarne il colore.


Scolarlo e frullarli aggiungendo un po' di brodo.
Aggiungere la salsa ottenuta al riso e finire la cottura.

Nel frattempo, pulire i gamberetti, aggiungere un filo di olio, un po' di semi della bacca di vaniglia e un po' di sale, io ho usato quello rosa che è più delicato.
Appena il riso è pronto spegnere,  aggiungere un pò di burro da congelatore e mantecare bene tenendo il riso all'onda, ossia ben morbido e cremoso.
Impiattare con il battuto di gamberetti, qualche fogliolina i prezzemolo e la scorza di limone verdello grattugiata.
Fantastico, l'acidità del riso dovuta al limone usato, la dolcezza del gamberetto e il sapore del verdello....



mercoledì 23 ottobre 2019

Pasta con le sarde (pasta chi sardi)


Buongiorno! 
Oggi ripropongo la pasta con le sarde, questa volta,  però,  nella versione originale.
Se ricordate, ne avevo fatto una versione finger food molto particolare.
Di pasta con le sarde, in Sicilia, ce ne sono di mille versioni,  basta spostarsi da un paese all'altro che cambiano gli ingredienti. Due, però,  sono le versioni principali: 
Versione bianca con lo zafferano
Versione rossa con l'estratto.
Unica certezza sono i 4 ingredienti fondamentali: 
- le sarde
- il finocchietto selvatico
- i bucatini
- a muddica atturata 😊😅

Ma ecco la mia ricetta, versione rossa, così come la facciamo noi.

INGREDIENTI
sarde 
bucatini
finocchietto selvatico (è un tipo di pianta che spunta nei terreni all'aperto e sa di anice)
passolina e pinoli
strattu (estratto di pomodoro) o  Concentrato di pomodoro 
cipolla
Pane raffermo (mollica)

zucchero

Pulire il finocchietto e metterlo a bollire in acqua e sale. Una volta cotto, scolarlo ma lasciare l'acqua per cucinarci la pasta.
Pulire le sarde.
Se farete la versione mia, lasciatene tante quanto saranno i vostri involtini.
Fare un soffritto di cipolla, la passolina e pinoli e mettere le sarde intere dentro e farle dorare. Con una schiumarola levare le sarde che si saranno un pò spappolate ma non troppo e tenerle da parte lasciandone solo alcune.
Aggiungere l'estratto do pomodoro, farlo soffriggere un pò e poi aggiungere l'acqua e far cucinare fino a che si sarà addensato. Aggiungere, a questo punto, il finocchietto tagliato e le sarde messe da parte e fate cucnare altri 5 minuti.
Cucinare la la pasta nell'acqua dove avete cotto i finocchietti, i bucatini, scolarla e metterla nel sugo e maneggiarla un pò.
In un padellino scaldare l'olio e aggiungere la mollica  con un pò di sale e un pò di zucchero e farla "atturrari" (dorare).
Servire la pasta con la mollica sopra.


Ringrazio Valerio Chiarini per queste 2 splendide foto 🥰
Ed ecco altre 2 foto





domenica 31 marzo 2019

Spaghetti con ricci e carciofi




Ebbene si, ci sono ancora!!
Tra impegni di lavoro, di famiglia e il resto, scrivo sempre meno e di questo me ne dispiaccio.
Ma oggi mi sono impegnata per lasciarvi una ricetta da leccarvi i baffi! Un connubio davvero ottimo!
Peccato che i ricci non si trovino così facilmente!

INGREDIENTI
Carciofi
Filetti di acciuga
cipolla scalogna
Aglio
Ricci
Pepe

Pulire i carciofi, tagliarli e immergerli in acqua acidulata. 
Soffriggere leggermente il cipollotto e uno spicchio di aglio schiacciato e mettere a cuocere i carciofi. 
Quando sono quasi cotti scioglieteci un paio di acciughe e aggiungete un po di acqua filtrata dei ricci.
Calare la pasta e quando è a metà cottura, tuffarla nella padella con i carciofi e mantecare muovendo bene la padella aggiungendo poco alla volta l'acqua di cottura della pasta.
A cottura ultimata, levare dal fuoco e aggiungere metà polpa di ricci, impiattare e servire con altra polpa sopra.


mercoledì 5 dicembre 2018

Zuppetta di pepite di gnocchi al finocchietto



Buongiorno!
Oggi un piatto salato davvero stratosferico!!
Tutto è nato da un contest del gruppo facebook, Chef  & Maitre: Giovedì gnocchi!
Potevo mancare all'appello??!!
Adoro partecipare ai contest, anche dove so di non poter arrivare a nulla visto il calibro, ma mi piace lo stesso perchè i contest mi portano a spingermi un pò oltre del mio modo di cucinare, mi portano a sperimentare cose nuove e a fare nuovi accostamenti.
Questa volta ho voluto azzardare sullo gnocco e devo dire con un gran bel risultato.

INGREDIENTI
Per gli gnocchi
patate vecchie
finocchietto selvatico
farina 00

Per la zuppetta
cicale
vongole
gallinella
triglie
pomodorini
aglio

Per la bische
gamberi rossi
aglio

Per le zeste caramellate
limoni verdelli
zucchero
acqua

pinoli

Preparazione zeste 
Pulire i limoni e ricavarne delle fettine solo della parte verde e tagliare a striscioline.
Mettere in acqua e zucchero e far bolline fino a che saranno caramellate


Preparazione degli gnocchi
Pulire il finocchietto selvatico e bollirlo il acqua con un pò di sale.
Una volta cotto, scolarlo, strizzarlo per bene e frullarlo.
Mettere nel microonde gli gnocchi punzecchiandoli un pò con la forchetta. La cottura al microonde per fare gli gnocchi la preferisco, in modo che questi non assorbono acqua e quindi avranno bisogno di meno farina.
Senza levare la buccia, ancora caldi, schiacciarli con uno schiaccia patate.
Aggiungere il finocchietto e la farina quanto basta a rendere l'impasto lavorabile.

Per la battuta di triglia
Pulire la triglia, levare la pelle e ricavarne la polpa. Condite leggermente con un pò di olio e sale dell'Himalaya.

Preparare la zuppa.
In un tegame mettere a soffriggere uno spicchio d'aglio in camicia, schiacciato e aggiungere i pomodorini. Appena di saranno leggermente appassiti, aggiungere i vari peschi (cicale, gallinella, triglia, vongole). Levare le vongole se le vedete già cotte rispetto agli altri e mettetele da parte.


Per la bische
Pulire i gamberi rossi.
In un padellino, soffriggere uno spicchio d'aglio in camicia e mettere le teste dei gamberi e le bucce. Far soffriggere leggermente e schiacciarle bene in modo che escano tutto l'interno. Aggiungere un pò di brodo caldo e far restringere il tutto.
Con un colino, filtrare il tutto schiacciando bene fino a tirarne fuori tutti i succhi. Mettere da parte


Cuocere gli gnocchi in acqua.

Filtrare il sughetto della zuppa, aggiungere la biche di gamberi e mettere alla base del piatto. Aggiungere la polpa delle cicale e dei peschi e le vongole.
Scolare gli gnocchetti e farli saltare per qualche secondo del pentolino dove avete fatto la zuppa con un goccino di olio e posizionarli al centro del piatto. Mettere sopra il battuto di triglie, qualche ciuffetto di finocchietto, i pinoli tostati e le zeste.



Che dire...il sapore del mare, stupendo, molto corposo e fresco allo stesso tempo, la mia piccola, quando lo ha mangiato (povera, dopo 2 ore di vedere la preparazione, dopo anche le 100.000 foto mi dice: mamma....che buonoooo, ma perchè non lo prepari più spesso?? :-)
Eccertoooo, avete visto la ricetta?? Per scriverla ci ho messo 1 ora, figuriamoci a preparare il piatto!!!

giovedì 8 novembre 2018

Spaghetti con crema di peperoni, gamberi e vongole


Buongiorno.
Non voglio scrivere un post come se non fosse successo nulla, purtroppo quando capitano tragedie così, proprio a pochissimi  km da casa tua, che a vista d'occhio quasi vedi, capisci quanto tutto sia reale e tangibile.
Purtroppo il brutto tempo, sommato alla mala gestione del territorio e all'abusivismo edilizio,  anche da noi, ha fatto le sue vittime: 9 persone tra cui 3 bambini innoccenti! Il nome del mio paese, Casteldaccia, purtroppo,  entra nelle cronache di tutto il paese e anche oltre, per una sciagura davvero di cui non darsi pace. Una preghiera va alle povere vittime e ai due padri superstiti che dovranno trovare la chiave per poter sopravvivere ai loro cari, cosa che dovranno fare soprattutto per le loro due ragazze rimaste.
Ovviamente la vita va avanti e spero che almeno queste vittime servano, forse è brutto dirlo, a mettere più ristrettezze e a fare più controlli del territorio.

Ma veniamo alla ricetta di oggi
Questo piatto è nato proprio per caso, non avrei mai pensato di fare una pasta con i peperoni, non so perchè, forse pensavo risultasse pesante, o forse vedo i peperoni fatti in maniera diversa.
Un giorno, in TV, in una trasmissione di cucina (e figurati se a casa mia non sto sintonizzata sempre in certi canali!! :-)) parlano di una pasta con i peperoni, mia figlia mi guarda e mi dice:
-mamma me la fai??
Ma come si fa a non accontentare una bimba con una richiesta del genere, miva ti ha chisto la pasta con le patatine fritte!!! :-)
Ma l'ho voluta fare a modo mio e il risultato è stato davvero sorprendente ;-)


Ingredienti
SPaghetti 200gr
1 peperone
Finocchietto selvatico
Gamberi circa 12
1/2 kg di vongole
Cipolla
Aglio

Rosolare la cipolla e uno spicchio di aglio, aggingere il finocchietto a pezzetti e il peperoneva dadini e far cuocere coin il coperchio.
In una padella far rosolare un aglio schiacciato e far cuocere le vongole. Levarle e conservarle.
In un'altra padella far rosolare un aglio schiacciato e far cuocere i gamberi.
In un tegame mettere a cuocere la pasta.
Una volta cotti, mettere i peperoni con il finocchietto nel mixer e frullare, aggiungere un po' di l'acqua di cottura della pasta.
Scolare la pasta ben al dente e finirla di cuocere nel brodetto delle vongole. Unire le vongole e i gamberi.
Aggiungere la crema di peperoni ed impiattare.





lunedì 25 giugno 2018

Finger food: calamarata croccante con tartare di pesce spada



Che dite ci facciamo un aperitivo prima del pranzo?? 😊

Non so se si è capito, ma io adoro le gare culinarie...più che gare, mi piace chiamarli giochini, perchè non mi piace viverle come gare, ma come occasioni per cimentarsi in piatti nuovi e per cercare di fare qualcosa che superi un pò il tuo standard solito.
E quindi ecco, una mistery box con degli ingredienti assegnati:

1) pasta (confezionata o fatta in casa) (io ho usato il formato calamari -calamarata) 
2) pesce spada
3) tenerumi 
4) pomodori (ho usato pomodorini secchi)
5) ricotta (fresca o salata) (io ho usato quella salata al forno)
6) frutta secca (io ho usato i pistacchi)
7) pesche (ho usato la noce pesca con la buccia)

puoi usarli tutti tranne uno, panico....con la pesca che ci faccio???
E alla fine, da un gioco carino su un gruppo facebook "La Sicilia in cucina" nasce questo fantastico finger food, con tutti gli ingredienti a disposizione dagli accostamenti freschi: esplosione di gusto con il dolce, l'aspro, il salato e consistenze diverse: vellutate, morbide, croccanti... 😋😋😋 


Per la preparazione:

Ho preparato la tartare di pesce spada tagliando a coltello il pesce, ho aggiunto la noce pesca tagliata a dadini piccoli, pomodorini secchi, pistacchio, olio, sale rosa, qualche goccio di limone e del timo. Ho sbollentato i tenerumi, messi in acqua e ghiaccio e poi frullati con olio. Nell'acqua di cottura dei tenerumi ho cotto la calamarata, poi ho scolato ben al dente, asciugata un pò e fritta in olio di semi. Ho riempito la calamarata con la tartare e servito sopra la vellutata. Per finire, una bella spolveratina di ricotta salata al forno. Che dire, un bel boccone tutto insieme....bel connubio: dolce, salato, aspro, morbido, croccante....c'era un'esplosione di gusti e di consistenze. La mia principessa, quando ha saputo che c'erano le pesche mi ha detto: io non le mangio come frutta e le dovrei mangiare nel salato??  La mia piccolina ha moltoooo gradito, soprattutto l'altro piatto, lei è una pastara come il padre. La mia amica, invece, ha moooolto gradito, accompagnato con un bell'aperitivo alcolico 

Qui, invece, nella versione al piatto con la vellutata che si trasforma in spennellata


Ecco perchè mi piacciono questi giochi....penso che se non avessi partecipato, questo piatto non sarebbe mai nato e sarebbe stato davvero un peccato! :-)
Comunque, grazie a tutti quelli che mi hanno votato, il mio piatto ha vinto :-).

venerdì 23 febbraio 2018

Cous cous al nero di seppia con granchio e ricci


Quando hai la fortuna di vivere vicino il mare che, praticamente, il peschereccio si ferma quasi sotto casa tua, ti puoi sbizzarrire a fare piatti a base di pesce. Il problema è che amo molto il pesce al naturale: meno lo tratto e meglio è, proprio perchè ho la fortuna di averlo freschissimo, ancora vivo!!
E l'altro giorno, c'era una seppia bella fresca, un granchio che, praticamente ancora camminava, tant'è che la mia piccola aveva pure paura a tenere il sacchetto e dei ricci che mi chiedevano asilo politico.
Gira che ti gira, è nato questo sposalizio, volevo farci un risotto, ma ho la piccola che quando esce di scuola ha una fame da lupi e il couscous era più veloce, ma è andata meglio, secondo me, alla fine :-).

INGREDIENTI (4 persone)
200gr cous cous
prezzemolo
pistacchio
2 granchi
2 seppie (ma dipende dalla grandezza)
cipollotto
aglio
200gr di pomodorini
500gr di cozze
estratto di pomodoro
sale rosa

Per prima cosa ho fatto un battuto di prezzemolo, olio e pistacchi e ho messo il couscous precotto.
In una padella ho soffritto un cipollotto e uno spicchio d'aglio in camicia, o messo i pomodorini spellati precedentemente e il granchio con il coperchio e a fuoco lento, dopo circa 10 minuti ho messo le cozze ben pulite.
Quando le cozze si sono tutte aperte le ho levare e conservate e ho fatto finire la cottura del granchio.
Procedere con il nero di seppia come spiegato qui, solo che questa volta ho messo meno estratto, proprio mezzo cucchiaino e mettendo solo metà seppia e i tentacoli. Il resto della seppia, pulitela bene levando la pelle, apritela e mettetela in congelatore. (meglio in abbattitore)
Bollire l'acqua come richiesto nella vostra confezione e versarla nel cous cous non salato e coprite con uno strofinaccio.
Appena il cous cous avrà assorbito l'acqua, sgranare con una forchetta e aggiungere il nero con i pezzetti ti seppia e la polpa di granchio.
Prendete la seppia che si sarà congelata e con un coltello meglio in ceramica, tagliatela a listarelle sottilissimi, tipo tagliatelle. Conditele con olio e sale rosa
Prendere la padella dove avete cucinato il granchio e le vongole e restringete il sughetto.
Una volta ristretto, filtrare.
Pulire i ricci e recuperare i filetti
Ora componete il piatto
Con un coppapasta, coppate il cous cous, mettete sopra le tagliatelle di seppia e gli spicchi di ricci.
Servite versando il sughetto ben caldo


Che dire....dopo tanto lavoro, dopo le varie foto...e il cous cous che ti crolla, dopo che si sporca tutto il piatto, pulisci (tanto semplicissimo con il nero) e risistemi, fuori alla luce naturale per le foto, al freddo e tua figlia che ti guarda e ti continua a dire che a fame e che devi convincere a non toccare il piatto, anzi, ad aiutarmi a versare il sughetto...2.500 scatti dopo, tutto freddo, metti tutto al microonde e riscaldi (la dura vita di una food blogger!!), poi ti arriva questa...


.....forchettata di libidine allo stato puro!!! :-) e pensi: cavoloooooo :-)



Con le cozze cosa ho fatto?? Un altra ricetta :-)

lunedì 8 gennaio 2018

Spaghetti con neonata su pesto di carciofi



La neonata....ma quanto mi manca farmi un bel piatto di spaghetti o una bella insalatina o anche mangiarla cruda con un goccino di limone e olio.
Ma adesso non si può pescare più e a me non rimane che guardare questa foto.
Io spero che i nostri mari si ripopoleranno di nuovo così tanto di pesce che potremmo ritrovarla sul mercato come prima, ma con più moderazione, magari solamente una volta l'anno, giusto per farci levare lo spinno :-).

INGREDIENTI
neonata (visto che non c'è potete usare delle triglie o delle cicale)
polvere di bottarga
aglio
prezzemolo
pesto di carciofi
pinoli tostati

Cuocere la pasta.
In una padella soffriggere leggermente l'aglio.
Scolare la pasta ben al dente e farla saltare in padella maneggiando bene, aggiungendo ancque dell'acqua di cottura. Appena è pronta, aggiungere la neonata e il prezzemolo, far saltare e spegnere.
Servire su un letto di pesto di carciofi, bottarga in polvere e i pinoli tostati.
FANTASTICA!! Ho la bava in bocca :-(!!



giovedì 16 novembre 2017

Spaghetti con triglie, finocchietto e pomodorini gialli



Avere presente quando un bambino riceve un nuovo regalo?? Oltretutto un regalo a cui teneva? Gli occhi gli si illuminano, il viso si trasforma e la bocca si spalanca in un enorme sorriso; lo vedi li che scarta quel gioco e non vede l'ora di giocarci.
Ecco, questo è quello che succede a me quando mi trovo in mano un ingrediente nuovo con cui non avevo mai c... giocato, appunto :-). 
Mi metto li e penso e ripenso a cosa posso farci, a come posso usarlo al meglio per non sprecarlo, per esaltarlo e cercare in tutti i modi di meritarmi quel bene così prezioso.
Mi succede spesso, e spesso con ingredienti per me pregiati, che mi regalano: mi è successo con le more, con i gelsi, con il frutto della passione e questa volta con il pomodorino giallo. Si perchè anche se questo non è un ingrediente così insolito, per noi lo è, non è per nulla facile da trovare.
Ma un gentilissimo signore, il signor Pippo che manco conoscevo, frequentatore di un gruppo di cucina "La sicilia in cucina"  me ne ha fatto dono e io per sdebitarmi, ho cercato di esaltare questo ingrediente al meglio.
Intanto, con una parte ho fatto la salsa normalmente e ne ho congelati 2 bicchieri per farci altre portate e una parte li ho fatti confit.
La cosa molto strana è che se chiudi gli occhi e mangi la pasta con questo sugo dici: è pasta con il sugo di pomodoro, se lo stesso assaggio lo fai ad occhi aperti, resti confusa, non capisci, ti confonde anche il sapore....questo fa capire come i sensi sono ben collegati tra di loro e che spesso ci si può far trasportare dall'aspetto visivo.
Ma veniamo al piatto realizzato

INGREDIENTI
Pomodorini gialli
triglie
finocchietto selvatico
vongole

Preparare la salsa con i pomodorini come siete abituati a fare.
In un tegame bollire l'acqua e tuffarci il finocchietto selvatico.
Soffriggere un pò di cipolla, pulire le triglie e farli saltare nel soffritto. Metterli da parte in un piatto
In un tegame, soffriggere un aglio in camicia e far aprire le vongole.
Calare la pasta nell'acqua con il finocchietto, a metà cottura metterli nella padella dove avete cotto le triglie e aggiungere il brodo filtrato che hanno rilasciato le vongole. 
Finire la cottura e aggiungere la salsa di pomodoro, le triglie e le vongole.
Se volete fare come me, infarinate la cosa della triglia, friggerla e metterla sopra la pasta: sarà la nota croccante, molto piacevole da mangiare







giovedì 12 ottobre 2017

Spaghetti al ragù di polpo con "muddica atturrata" alla bottarga e verdello


Ed ecco una delle ricette fatte con il pesto di finocchietto
In Sicilia il polpo è un ingrediente base, anche uno di quei cibi di strada che, la moda vuole che si chiami: street food, un pò insolito ma si, lo si trova in quelle che noi chiamiamo "bancarelle" e viene servito bollito, lo si prende davanti ai clienti, dalla "quarara", lo si taglia in uno di quel bei piatti di ceramica colorati, spesso rappresentante polpi, e lo si serve con tanti spicchi di limone.
Tutto questo per strada, solitamente nelle città bagnate dal mare, in quei paesi dove la pesca è la fonte principale di reddito.
Per noi siciliani, quindi, u puipu va manciato vugghiutu!!! Ossia, il polpo va mangiato bollito :-). Ma anche noi vogliamo affacciarci al resto del mondo :-) provando nuovi modo di gustare questo splendido mollusco!
Oggi, dopo tanto tempo che volevo farlo, ho voluto provare a proporlo in ragù alla mia versione, ispirandomi all'evento del verdello fest ;-)

INGREDIENTI per 4 persone
polpo (io ne ho fatti 2 piccoli)
pomodorini

Pesto di finocchietto selvatico (clicca sul link per la ricetta)

pan grattato
bottarga
verdello (limone tipico siciliano)
pinoli

Lavare il polpo e cercare di sbattere i tentacoli in un tagliere per cercare di rompere il più possibile le fibre.
Tagliarlo al coltello in pezzetti molto piccoli. Io per essere sicuri che non venisse duro, l'ho passato ad alta velocità in un mixer in modo che si spezzassero ancora di più le fibre, ma non frullatelo tipo  poltiglia.



Nella pentola dove cucinerete la pasta, mettete u pò di sale e far bollire le teste.
In una padella, fate soffriggere un pò di cipolla e 2 spicchi di aglio in camicia schiacciati e unire la polpa tritata del polpo.
Cuocere circa 15 minuti a fiamma bassa.
Nel frattempo, in un padellino, mettere la mollica, un pò di olio, dello zucchero e tostarla. Aggiungere alla fine, la scorza del verdello e la bottarga.
Levare dalla padella, conservare e soffriggere nella stessa padella un pò di pomodorini aggiungendo un pò di olio. Una volta appassiti un pò unire la polpa del polpo.
Una volta che le teste saranno cotte, levatele dalla pentola e tuffarci la pasta.
A metà cottura scolarla, conservando il brodo di cottura, e metterla nella padella con il polpo.
Finire la cottura aggiungendo il brodo e muovendo bene in modo che si formi una bella cremina e il succo di 1 verdello..
Appena è cotta, aggiungere il pesto di finocchietto ed amalgamare bene.
Servire con la mollica "atturrata" sopra e i pinoli tostati.....una vera delizia!!!








domenica 28 maggio 2017

Spaghetti con vongole e tenerumi per il food talent Osterchef



Buona domenica a tutti.
Oggi vi presento un piatto che ho ideato (che poi, chi lo sa mai se tu hai ideato qualcosa, come diceva una persona: quando pensi di aver creato un piatto c'è sempre qualcuno che lo ha fatto prima di te!) per un food talent che si svolgerà nelle mie zone, al "Mercato di San Lorenzo" di cui vi ho parlato nell'altro post :-). Spero proprio possa andar bene per poter vivere un sogno: la possibilità di passare cinque giorni nella cucina del ristorante stellato, a fianco dello chef Tony Lo Coco del Ristorante "I pupi" di Bagheria. 
Ma anche altro come cucinare in un ristorante con una brigata e un corso professionale di 700 ore come operatore di cucina. 


Ecco il piatto, semplice, con prodotti genuini, di stagione ed autoctoni, così come è lo spirito dell'iniziativa.
Spaghetti con vongole e tenerumi con pomodorini e pinoli tostati 


INGREDIENTI
Spaghetti trafilati in bronzo

vongole
tenerumi
pomodorini
pinoli
aglio
cipollotto

Staccare le foglie dei tenerumi e lavarli abbondantemente in acqua per più volte.
In un tegame far bollire l'acqua e tuffarci i tenerumi tagliate a strisce grossolane.
In un'altro tegamino, far soffriggere leggermente, senza aggiungere sale,  uno spicchio di aglio in camicia schiacciate aggiungere le vongole spurgate e far cuocere fino a che saranno aperte.
Levare le vongole dal guscio, lasciarne qualcuna per decorare i piatti, e metterli da parte.
In una padella, far soffriggere leggermente un cipollotto tagliato sottile, aggiungere i pomodorini tagliati in 4 e i tenerumi, scolati,  che avevate lessato ma lasciati al dente.
Nell'acqua dove avete lessato le verdure, calare la pasta.
A metà cottura circa, mettere gli spaghetti nella padella e finire la cottura aggiungendo il sughetto rilasciato dalle vongole filtrato e, se fosse necessario, anche quello della pasta.
Maneggiare bene, muovendo ripetutamente la padella anche energicamente, in modo che l'amido della pasta, formi una bella cremina e aggiungendo il liquido se vedete che si asciuga troppo.
A cottura quasi ultimata, aggiungere le vongole e date un altro paio di giri.




martedì 28 marzo 2017

Bavette con finocchietto selvatico e uova di sarago



Buongiornooo!!!
Che bella la prima vera, cominci a voler uscire di più, cominci a voler fare le passeggiate, le gite all'aperto, andare in campaga a raccogliere qualche verdurina....che c'è di meglio??
Anche perchè ho la fortuna di vivere a due passi sia dal mare che della campagna, quindi, a scendere attinco dal mare, mentre salendo, dalla terra :-).
Ecco, oggi la  campagna mi ha donato questi finocchietti....bhè a dire il vero si me li ha donati la campagna ma me li ha raccolti mio suocero (santu cristianu....non posso finire di dire l frase: mi siibissi..... che lui parte e me lo va a recuperare :-)), mentre il mare, e veramente donato, perchè me li ha regalati Leonardo, il mio pescivendolo di fiducia, queste uova.
Quello che ne è uscito fuori è proprio un piatto fantastico!!

INGREDIENTI
uova di sarago (o altre)
finocchietto raccolto da mio suocero (o anche da altri)
pomodorini dolcissimi (o anche no :-))
pinoli tostati


Pulire il finocchietto e sbollentarlo
Scolarlo e calare la pasta nella stessa acqua.
Far scaldare l'olio con uno spicchio di aglio in camicia schiacciato e mettere il finocchietto a pezzetti che abbiamo scolato e farlo insaporire. Unire le uova levando la pelle esterna e far cuocere un pò.
Scolare la pasta al dente, metterla nella padella e maneggiare il tutto, con del pomodorino tagliato in 4, aggiungendo il brodo di cottura.
E ora.... impiattare e mangiare!! :-) Buon appetito!!