Questo è proprio un tributo al mio contest: Geografia in tavola.
Penso che questa ricetta, la pasta al forno, sia la ricetta più rappresentativa della mia amata Sicilia, la pasta per eccellenza. Per farla ci vuole una pasta non qualsiasi, assolutamete, per questa preparazione si usano, tassativamente, "le anellette", ma non le anellette qualsiasi, noooo, ma loro, le uniche anellette che non si spezzano in cottura, le uniche che rimangono rotonde e integre, le anellette "PastaTomasello". No, non ho una nuova collaborazione, per dire questo non mi è arrivato un pacco in regalo, questa è una sorta di pubblicità puramente gratuita da stima e da orgoglio visto che questo pastificio, insieme alla casa vinicola "Duca di salaparuta" sono il fiore all'occhiello del mio paese, Casteldaccia.
Nonostante io amassi questa pasta, non l'avevo mai postata perchè, francamente, non era mai riuscita a farla buona come quella della mia mamma, nonostante ci avessi provato.
Ma l'altra volta, ve l'ho detto, sono andata a fare il ragù da lei per carpirne tutti i suoi segreti e mi son fatta dire, esattamente, come la prepara lei.
Quindi, visto che la bella stagione è arrivata, ho deciso di fare, finalmente, questo piatto che finalmente mi è venuto F A N T A S T I C O!!
Lo so a cosa state pensando: Daniela è impazzita, viene la bella stagione e ti fa una pasta al forno anzicchè un bel piatto di pasta fredda all'insatata!! E no, e no!!! Qui vi sbagliate!!! E si vede che non siete siciliani!!!
Voi, per capire questo, dovreste entrare nella nostra mente :-).
Dovete sapere che, per il palermitano, "a pasta o fuinu" è il piatto principale delle scampagnate, dei picnic all'aperto e delle gite a mare: "u palermitano", appena arriva la bella stagione, organizza una bella gita, la moglie del palermitano si alza di buon'ora, fa il ragù, prepara la pasta, la mette nel forno e, quando, verso mezzogiorno è pronto, il palermitano prende borsa frigo, le bibite, u "muluni", se proprio vuole strafare :-), nei giorni di festa tipo ferragosto, pure "i babbaluci" (lumache), "a tigghia" con la pasta al forno ancora bella calda tenuta dal nodo fatto ad uno strofinaccio e con in mano ombrellone e qualche sedia a sdraio, parte per l'avventura: campagna, spiaggia....dove capita, bastasì :-) che si mangia quella bella pasta al forno e quella bella fetta di mellone, all'aria aperta :-).
Non mi chiedete perchè, non mi chiedete come mai proprio una pasta al forno, è così, e basta!!! :-) Lo so che vi sembra strano, vi chiederete: che piacere c'è a mangiare una pasta al forno fredda???....e no, e nooo, visto che vi sbagliate anche qua!!! Si perchè, in effetti, la pasta al forno, viene mangiata calda, tutto calcolato: si esce la pasta dal forno a mezzogiorno, subito in macchina, il tempo della strada...."u cavuruuuu", siamo in estate, in macchina circa 40°!!! All'una meno 10 minuti circa, si arriva nella zona in cui si banchetterà e, sistemati alla meno peggio l'ombrellone, sistemata la tovaglia, ecco che si mangia, lei, la regina, la beneamata, pasta al forno bella calda ma non che scotta, nooo, giusta giusta ne troppo calda ne fredda!!! Forse non vi è chiaro che, per il palermitano, la scampagnata, la gita in mare, non è per respirare aria pura o per fare un bel bagno o far divertire i bambibi....noooo, è fatta solo per mangiare la pasta al forno!!!! Perchè, la donna sicula, solo se si esce a fare una gita fuori porto, la prepara, ormai :-)!!! E poi, "chi panzi chini", col cavolo che ti puoi fare un bagno!!! :-) Finita la pasta al forno, finiti i "babaluci", finito il mellone, il palermitano con tono soddisfatto esclama: "minchia comu m'appanzavu!" (scusate per la parolaccia, ma era detta dal palermitano, non da me .-)) e con la pancia piena si stende bello "sparapanzato" sotto l'ombrellone fino a quando, la moglie lo sveglia e gli dice: Totòòòòò, amuniii ca taidu si fici, un'ama manciari sta sira??!!!! :-) :-) :-).
Ecco, questa è la classica uscita fuori porta del palerminano tipo :-).
INGREDIENTI
il ragù della mamma
Besciamella (burro-farina-latte-noce moscata-parmigiano)
parmigiano
aneletti (i migliori, checche se ne dica, sono quelli del Pastificio Tomasello :-))
salsa di pomodoro
cipolla
basilico
mozzarella
mollica
burro
Preparare il ragù come nel link sopra.
Se usate le bottiglie di salsa, mettere in un pentolino un pò di olio, far soffriggere la cipolla tagliata sottile e mettere la conserva di salsa. Aggiugere qualche foglia di basilico e far cucinare un pò.
Mettere un tegame abbondante acqua e "calari l'anelletti"
Preparare la besciamella
Far sciogliere in un pentolino il burro e aggiungere la farina mescolando bene. Fare restringere un pò e aggiungere il latte tiepido. Unire il parmigiano, aggiustare di sale e la noce moscata.
Devo fare una precisazione per onor del vero: nella pasta al forno, in effetti, non va la besciamella, ma è per questo che a me piace troppo quella di mamma, perchè lei la mette e quindi anch'io :-).
Scolare la pasta molto al dente, aggiungere la passata di pomodoro, il ragù, un pò di besciamella (non dovete abbondare, serve solo per mantenere la pasta morbida) e la mozzarella tagliata a dadini. Mescolare bene.
Ora, che altri aggiungano melanzane fritte, uova sode o altre cose varie, non importa, questa è la vera "pasta al forno"!!.
Mettere la pasta nelle vostre verrine e coprire la superfice con la mollica. Finire con dei ciuffetti di burro e infornare a 180°fino a che si sarà formata una bella crosticina sopra.
Ed ecco la versione in teglia del pasto del palermitano nelle gite (anche se, solitamente, la teglia è quella di alluminio all'antica :-))
gli anelletti del Pastificio Tomasello
Ed eccovi, invece, la mia versione perchè, si, vada per la pasta al forno nei picnic, ma diamogli un tocco un pò più raffinato, diamogli un tocco di modernità....ma siiiii, usiamo anche noi le verrine :-)!!!
Mamma miaaaa, a pasta o fuino ne verrineeee :-) un si po taliari!!! :-)
Ma quanto mi piace però questa presentazione!!!! :-)
Speeeeee, ma non manca qualcosa????
Ma certoooooo, manca la foto del palermitano tipo, con la borsa frigo in mano e l'ombrellone nell'altra
vabbèèè manca l'ombrellone :-)
ma a pasta o fuino c'è!!! :-)
ma anche qualcos'altro :-)
dove siamo noi???
Spatapanzati a terra!! Mentre i mariti chiacchierano all'impiedi!! :-)
E vabbèèèè, forse non siamo proprio "i palermitani tipo!!" :-)
Con questa ricetta partecipo al contest Oggi pranzo fuori, sezione Ricette tradizionali rivisitate
e se vi è piaciuta tanto, VOTATELAAAA, partcipo anche al contest
Ed ecco la gita fuoriporto del palermitano tipo
Danita, questa ricetta la sto "allumando" (guardando) gia' da un po' , ho gia' a casa gli anelletti, anche se non sono quelli doc che dici tu :-( pero' mi hai convinto la faccio come la tua e ti faro' sapere ;-)
RispondiEliminaper il resto, il palermitano in gita che ridere!!
ciao
Valeria
Allora fammi sapere!!! E spero che i tuoi anelletti non si rompano :-)!!
EliminaDanitaaaaa....mi hai fatto morire dalle risate con la storia del palermitano tipo e la pasta al forno...!!!e non una pasta al forno qualunque....ma quella bontà di aneletti!!! mamma mia che spettacolo!!! ma lo sai...anche da noi le scampagnate o le gite al mare sono accompagnate dalle nostre paste al forno o parmigiane...belle calde anche a 40°!!!
RispondiEliminae bellissima la presentazzione in quei boccacci!!!
bacioni
Visto?? Ma allora è un classico!!! :-)
EliminaGrazie tante!!
Ah ah....un'ama manciari stasira???
RispondiEliminaManiman (non sia mai!) come diciamo noi
VI ADORO!
Giusy
:-) :-)
EliminaGrazie!!! :-)
La pasta nei verrini è da urlo ;-)
RispondiEliminaMa quanto tempo ci hai messo a metterla dentro? E poi in ogni anellino pure il pisellino ... Secoli?
:-) Ma sai che ci ho messo meno del previsto?!! Ovviamente è stato una sfiziosità mica lo faccio sempre!! :-) Mi sono pure divertita!! E la mia principessa, quando l'ha visto ha sgranato gli occhi è mi ha detto: mamma ma che tecnica ha usato?? :-)
EliminaDanita è strepitosa!!!!l'idea di metterla nelle albanelle è geniale!!fantasica
RispondiEliminaGrazie tante!!
EliminaBellissimo post!!e buonissima questa pasta al forno che ho mangiato tante volte quando trascorrevo le mie estati a Palermo!Complimenti!
RispondiEliminaUn classico!! :-) Grazie tante
EliminaFoto stupende e ricetta buonissima, perche so benissimo di cosa stai parlando :)!
RispondiEliminaLa conosci bene!!! :-)
EliminaGrazie tante!!
Seppure con qualche difficoltà sono riuscita a vedere le foto goduriosissime di questo piatto...con gli aneletti non ho mai assaggiato la pasta al forno, ma solo la versione con i classici rigatoni o natali..osservando queste foto troppo invitanti viene davvero troppa voglia di provarli..devono essere di una bontà sublime...
RispondiEliminacomplimenti anche per la presentazione originale all'interno dei contenitori ermetici in vetro!! Davvero carinissimi!!
Noooo, non sia maiiii, con i rigatoni nooooo!!! :-)
EliminaGrazie tante!!
E infatti nè con i rigatoni nè con i natali mi era piaciuta più di tanto...le avevo assaggiate in passato in occasione di qualche invito, ma, se devo essere sincera, non mi erano piaciute...nè le avevo mai replicate a casa....
EliminaQuesta tua versione invece dev'essere davvero buonissima...di sicuro sarà una delle prossime ricette che proverò!
che bellezza!!! ma che peccato non averti scoperta prima ... ti avrei invitata al mio contest (ormai concluso da poco...) dedicato alle ricette piemontesi e a quelle siciliane (l'altra parte di me), mannaggia.. beh intanto d'ora in poi ti seguo volentieri, mi sono aggiunta ai follower e ti ho inviato tre ricette per il tuo contest.
RispondiEliminaa presto!
Mannaggiaaaa!!! L'avevo visto pure io...:-/ ma in ritardo!!
EliminaGrazie tante!!
Mi hai fatto schiantare con questo post Dani. E' stato troppo divertente scoprire i giri mentali del vero siculo doc... non ci ero mica arrivata che u muluni fosse il melone ;)
RispondiEliminaLa vera sicula foodblogger non poteva che inventarsi la versione verrines ^_____^
Che bello questo post mi sono proprio divertita a leggerlo , un abbraccio paola
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