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lunedì 18 maggio 2020

Carciofi a viddaniedda (alla villanella)



In questi giorni un altra cosa che manca, ovviamente, è il contatto con le persone che, solitamente, trovi scontato. Andare, per esempio, 2 volte a settimana a trovare i tuoi genitori, diventa quasi come una corsa furtiva da fare e allora, quel breve tragitto che ti separa da loro, lo fai quasi correndo, con gli occhi bassi e pensando ad una "giustificazione" che ti porta ad andare da loro, magari un bisogno impellente o magari, non so, che devi fargli una puntura etc. Non puoi mica dire che se non vai, mia mamma, se non muore di Covid, lo fa di solitudine!! Già è stato dura convincerla che non dovevamo baciarci: ma come non mi devi baciare?? Questa è stata la sua risposta al mio allontanamento sa lei per mantenere la distanza.

E allora, in questi giorni, fare dei piatti che lei ama fare e che sono la sua specialità, mi fa stare un pò meglio, la cosa importante è proprio non fermarsi mai per non pensare perché se pensi ti vengono in mente così tanti di quei brutti pensieri che cadi nello sconforto.
Questa è una ricetta tipica della nostra zona e mamma li faceva davvero buonissimi!!
#iorestoacasa


INGREDIENTI
Carciofi
mentuccia o prezzemolo
aglio
formaggio stagionato tipo caciocavallo, canestrato etc.
sale-pepe
olio
patate
acciughe se vi piacciono

Per prima cosa pulire i carciofi dalle foglie esterne più dure, levare i cambi e la parte con le spine. Metterle in una ciotola con acqua acidulata.
Preparare il battuto com alla mentuccia o il prezzemolo e l'aglio e aggiungere il sale e il pepe.

Prendere il carciofo, scolarlo dell'acqua, allargare un pò le foglie e riempire con il battuto e mettere tra le foglie il formaggio tagliato a lamelle.



Mettere i carciofi in un tegame basso e riempire i buchi con i Bambi e dei pezzetti di patate. Riempire con acqua fino a coprire la base dei carciofi. Irrorare i carciofi con olio e aggiungere un pò di sale nell'acqua.
Mettere sul fuoco a fiamma bassa e coprire con il coperchio.
Saranno cotti quando, con una forchetta, vedrete che i gambi che avevate messo negli spazi, sono teneri.



Mi raccomando il sughero...la scarpetta è d'obbligo




venerdì 30 marzo 2018

Carciofi alla viddanedda rivisitati con uovo di Cracco


Era da giorni che avevo pronta questa ricetta da pubblicare, ma la notizia della morte di Fabrizio Frizzi mi ha letteralmente fatto intristire in una maniera che quasi non ti spieghi, lui che entrava tutti i giorni a casa nostra mentre preparavo da mangiare, lui sempre con il suo sorriso, semore gentile ed elegante nei modi. Voglio dedicare anche io un saluto a questo eterno bambinone con il quale sono cresciuta.  Un bacio!! 


Uno dei piatti che più mi ricorda mamma in cucina dopo i cannelloni, il pane a pizzotella 😄😍 sono i carciofi a viddanella, molto simili a quelli romani: si riempiono di aglio,  formaggio canestrata e prezzemolo. Io ho fatto questa versione rivisitata: 
Carciofi a "viddanedda" con finocchietto selvatico e ricotta salata su una vellutata di ricotta e grattugiata di uova marinato alla Cracco 😊 poi vi farò vedere come fare 😉

INGREDIENTI 
Carciofi
Finocchietto selvatico 
Aglio
Ricotta salata

Ricotta
Tuirlo d'uovo marinato alla Cracco

Tritare il finocchietto e aggiungere l'aglio e la ricotta satata e tritare il tutto.
Aggiungere sale e pepe.

Pulire i carciofi, e allargando un po' le foglie, riempire con il trito e aggiungere l'olio.
In un tegame mettere i carciofi a testa in giù e aggiungere olio e acqua funo a coprire a metà i carciofi.
Mettere sul fuocobe cuocere con il coperchio.

Per la vellutata, montare la ricotta con ke fruste aggiungendo solo unpo' di olio.

Mettere la vellutata sul fondo del piatto, disporre sopra il carciofo e dare una bella grattugiata dell'uovo marinato.
Davvero ottimo!!


Non vi dico!! 😋


lunedì 13 novembre 2017

Agretti con uovo...e i soldatini della mia infanzia



Vi capita, alle volte, di vedere un immagine, o un piatto e pensare alla vostra infanzia??
Quando ero piccola, mia mamma mi faceva l'uovo e poi, per farmi mangiare il pane, me lo tagliava a listarelle e mi diceva che erano i soldatini, lo "abbagnavo"  nell'uovo bollito e così li mangiavo. Ecco, ora lo faccio anch'io con le mie bimbe :-), anche se loro, per fortuna, non mi danno mai problemi di mangiare.
Ecco, questo piatto mi ha fatto pensare a quei momenti: l'uovo c'è, i soldatini pure :-)

INGREDIENTI
Agretti
aglio
uovo

Dopo aver sbollentato per 5 minuti gli agretti puliti, scolarli e metterli a soffriggere in una padella con un aglio schiacciato.
Una volta soffritti, posizionarli nel piatto e, nello stesso pentolino, cuocere l'uovo, aggiungendo del sale aromatizzato e del pepe.
Servire con i "soldatini" di pane tostati.
Buon appetito!!

giovedì 25 maggio 2017

Frittatine con zucchinette



Buongiorno amiche, mi rivolgo soprattutto a voi mamme che leggete.
Certe volte vi capita di non riuscire a far mangiare le verdure ai vostri bambini?? Chissà quante di voi lottano tutti i giorni con questo problema.
Bhè, io sono fortunata perchè a me non capita...loro ne mangiano tante, sia verdura che frutta.
Ieri ci siamo incontrate al supermercato con mia sorella, avevo il carrello della spesa, mentre stavamo chiacchierando la mia piccolina va in giro per il negozio e mi porta: un pacco di mele, uno di banane, uno di carote e uno di zucchinette...."mamma mancavano tutte queste cose a casa, li ho prese io....bisogna mangiare sano!"
mia sorella la guarda con gli occhi sgranati...., mi guarda e dice: l'unica bambina che al supermercato non lotta con la mamma per farsi comprare nutella, cioccolattini o patatine, magari fossero anche i miei così!! :-)
Ve l'avevo già detto, se non sbaglio, che proprio la piccolina, un giorno è venuta e mi ha detto: mamma, forse voglio diventare vegetariana!
Ma noooo "a mamma" (come si dice da noi), diventami rasta, diventami figlia dei fiori, diventami.... ma vegetariano nooo, io che adoro la carne di tutti gli animali commestibili sulla terra, a me nooooo una figlia vegetarianaaaa non me la merito, che ho fatto di male!! (ovviamente scherzo, rispetto tutte le scelte di questo mondo, che non siano troppo estreme).
Ma lei è così, non posso tenere in frigo pomodorini, carote, finocchi, mele....che lei non ne faccia piazza pulita!
Loro sono così, a scuola, soprattutto la piccolina,  a scuola, per esempio, si porta carote o la frutta o il panino con olio, mangiare sano è importante e bisogna educare i bambini in questo, anche se, devo dire, ogni tanto, a scuola, fanno qualche iniziativa per sensibilizzare i bambini, facendo la settimana della sana colazione, ma dovrebbe essere non limitata ad una sola settimana, dovrebbe essere uno stile di vita.
Comunque, dopo questo racconto, vorrete sapere cosa fare per questi bambini che non ,mangiano verdure?!
Ecco, con le zucchine, ho fatto queste belle frittatine un pò rivisitate, monoporzioni, che ai bambini piacciono tanto, io, in estate, li preparo e me li porto a mare perchè, visto che ci sono le uova, le verdure e pure il formaggio, rappresentano un pranzo completo e bilanciato, poi una bella frutta e siamo apposto!! 

Ingredienti per 2 persone
3 uova
2 zucchine genovesi
Galbanino
1 cipolla scalogna

Pulire le cipolle e tagliarle sottile. Il una padella mettere un po' di olio e soffriggerla.
 
Pulire le zucchine, levare la parte esterna e grattugiarle con tutta la buccia. Aggiungerle nella padella con il soffritto e farle cucinare fino a che avranno perso tutta la loro acqua di vegetazione e saranno cotte.
Mettere da parte le zucchine.
In un piatto sbattere le uova e aggiungere il sale e il Galbanino tagliato a dadini, versarlo il preparato nelle zucchine cotte e mescolare bene.
Fare dei mucchiettini e schiacciarli un pò.
Nella padella dove avete cotto le zucchine o in una padella adatta, mettere un goccino di olio e cucinarli prima da un lato e poi dall'altro.
Si possono mangiare sia calde che fredde anche per un pic nic fuori porta o per una bella giornata al mare, visto che adesso cominciano le belle giornate.

Ed eccoli, in mezzo ad un bel panino, pronti per essere mangiati!


mercoledì 18 marzo 2015

Cardi a sfincionello (carduna ca muddica)


Beh, che dire, questo è proprio un classico della cucina siciliana!! A parte che noi ci faremmo anche le mele a sfincionello :-)!! Facciamo tutto con questo tipo di preparazione ossia, mollica, passolina e pinoli, cipolla e acciughe: le patate, i carciofi, i cardi, i peperoni...insomma, per noi "a muddica atturata" e l'acciuga , ma anche i passolini e pinoli, sono il nostro pane quotidiano :-).
Questo è uno dei piatti forti della mia mamma, lei li fa sia così che anche nella versione ripiena: ossia con questo condimento, ci riempie i cardi...prima o poi vi posto anche quella ricetta....un pò più complicata ma ancora più prelibata :-).
Ovviamente mi sono messa accanto a lei, anni fa, per imparare la sua versione, ma penso che è quella classica ;-).
Visto che sono a dieta non ero propensa a fare questo piatto, ma quando ti regalano dei cardi (carduna nel nostro dialetto) così belli, teneri e dolci, non puoi mangiarli solamente bolliti, proprio non puoi, faresti un peccato quasi mortale :-).
Ed ecco, i cardi a sfincionello, un pezzo della mia Sicilia ;-).

INGREDIENTI
cardi
mollica
cipolla scalogna (quella lunga)
passulina e pinoli (uva passa secca e pinoli)
sarde sottosale o acciughe sott'olio
caciocavallo (formaggio stagionato piccante)
pepe
olio
limone

Pulire i cardi levando le foglie esterne più dure i i filamenti (questa è la parte che odio) e metterli a bollire in acqua, sale e un paio di spicchi di limone (serve a levare un pò l'amaro e a mantenere il colore)
A questo punto, ci sono 2 correnti di pensiero, quella di mamma e quella delle mie sorelle: Laura e Patrizia. Con il metodo di mamma prendere una padella, far rosolare leggermente la cipolla tagliata grossolanamente, sciogliere un pò di sarde dissalate e pulite e aggiungere la mollica, il caciocavallo grattuggiato (non troppo), la passolina ammollata e i pinoli tostati leggermente e far rosolare.
Con il metodo delle mie sorelle, mettere tutti gli ingredienti assieme, mollica, cipolla, olio etc. senza cottura.
Io preferisco l'opzione di mamma perchè risulta più digeribile e delicata come preparazione.
Comunque :-), scolate i cardi e far scolare bene anche mezza giornata.
Mettere uno strato di cardi in una teglia e coprire abbondantemente di mollica condita, altro strato di cardi e altra mollica.
Mettere in forno e far cucinare fino a che la mollica sopra si colora.
Ed ecco il piatto: una vera delizia, una vera tentazione, visto che dovrete mangiarli con 1 kg di pane :-).





venerdì 10 ottobre 2014

L'uovo fritto di Cracco alla Danita!



Nooo, chef Cracco....le giuro che non mi permetterò mai più di storpiare una sua ricetta.....ma che ci posso fare....se non ci metto del mio mi sembra di....di...come dire....non lo so come dire, so solo che mi viene spontaneo :-). Giuro, però, che il risultato è stato, come dire, libbbidinoso con 3 b rende il concetto??!! :-)
Oggi è la giornata mondiale dell'uovo e, come food blogger e soprattutto, come estimatrice di questo ingrediente, ho voluto, con questa ricetta, darne onore.
L'uovo, se pur piccolo, se pur povero, è uno degli alimenti più nutrienti che ci siano e questa giornata è stata pensato proprio per promuoverlo.
In effetti, la prima io, spesso sottovalutiamo questo alimento, anche se lo usiamo molto, soprattutto nella pasticceria, ma, in effetti, si possono creare davvero svariate ricette e non solo molto casalinghe e rustiche ma anche molto eleganti, non  per nulla ci sono dei grandi chef stellati che nei loro ristoranti presentano piatti in cui l'uovo la fa da protagonista indiscusso.
E proprio prendendo spunto da ciò che oggi ho voluto cimentarmi con questa ricetta. E' da tanto che ci faccio la corte ma....a dirla tutta, un pò di timore ce l'avevo. Ma sono una gran patita di Master chef, di tutte le lingue :-), ne faccio grandi scorpacciate e uno dei miei sogni è, un giorno, parteciparci.... :-) e uno dei piatti più insidiosi, nelle varie edizioni del programma, è quello in cui c'è la cottura dell'uovo che  deve, una volta rotto, scivolare cremosamente nel piatto...ecco, questa cosa mi ha fatto sempre paura e oggi, per questa ricorrenza, ho voluto provare anch'io!! :-)

INGREDIENTI per 2 persone
2 uova 
pan grattato
2 mazzetti di spinaci freschi
guanciale affettato sottile
2 fichi maturi
sale rosso (sembra una sciocchezza ma non è invasivo come quello normale)
scalogno (e non per fare il figo!! :-))
(la versione dello chef Cracco è senza scalogno e con i pinoli e l'uvetta al posto del guanciale e fichi)

In una ciotolina mettere alla base il pangrattato, formare un solco e mettervi un tuorlo dentro e coprire con altro pan grattato. Mettere in frigo a riposare per almeno 2-3 ore. (E' necessario che vi dica che dovete usare rigorosamente uova freschissime per evitare che si rompano?? No, vero!!)
In un padellino far rosolare leggermente lo scalogno (poco, deve solo dare un leggero gusto) e unire gli spinaci. Appena si saranno rosolati, aggiungere il guanciale a pezzetti e i fichi a dadini e far rosolare fino a che il guanciale diventa croccante. In un altr padellina caldissima mettere 2 fette di guanciale a far tostare.
Mettere in un pentolino l'olio, scaldarlo e scaldarlo bene. Prendere l'uovo che avevamo messo da parte, farlo scivolare delicatamente tra le mani ed eliminare il pan grattato in eccesso. La pallina, vedrete, che si sarà inrurita un pò, tipo polpettina, metterla in un ragno e adagiarla delicatamente nell'olio caldo.




Cuocete fino a che il pan grattato si sarà dorato, prendetela con il ragno e adagiarla sulla carta assorbente.
Componete il piatto mettendo alla base gli spinaci, sopra la fetta di guanciale croccante e per finire il vostro uovo fritto. Finire con una grattata di sale rosso.
Ed eccolo....



e ora la prova del nove.....


wuaoooooo proprio come doveva essere!!!


Posso dirvelo che questo boccone è una delle cose più buone, più libidinose (questa è la parola giusta) che abbia mai mangiato, la cremosità dell'uovo, il terraceo degli spinaci, il croccante salato del guanciale e il dolce dei fichi.... noooo, non ci sono parole.... e dire che questo piatto l'ho fatto io e con pochi soldi!!! :-)

Alla prossima!!!

mercoledì 27 febbraio 2013

Scrigno di pane all'uovo e tartufo



Forse, nella mia vita, non avrei mai avuto sottomano un tartufo intero, uno perchè qui da noi è davvero difficile trovarli, non ne ho mai visti e non so neanche dove si potrebbero acquistare e due perchè non credo che me lo potrei permettere :-), o meglio, magari preferisco spendere i soldi in maniera diversa.
Ma, ho avuto la fortuna di vincere un contest, organizzato da Avionblu, in cui, tra i vari premi, c'era anche un bel tartufo, piccolino, ma tanto profumato.
Non avevo idea di come utilizzarlo...anzi, a dire il vero, mi dispiaceva proprio usare questo "bene prezioso", avrei voluto conservarlo il più possibile e poi giocarmelo come carta vincente in qualche bella occasione :-), ma la cosa è impossibile, anzi, a dire il vero, forse ho aspettato fin troppo per usarlo e credo che si sia asciugato un pò.
Poi ho avuto amici a cena e ho pensato di usarlo in questo modo, con un abbinamento molto consueto: tartufo-uovo, almeno, così mi hanno consigliato. Ma, ovviamente, ho voluto azzardare un pò aggiungendo qualcosa di mio e ho fatto bene perchè mi è venuto un piatto davvero delizioso.....lasciamo stare l'aspetto che non è proprio quello che avrei voluto, sia per la "bruciacchiatura" del pane, sia per la pessima qualità fotografica....ma quando ho invitati non posso mica fare 3.000 prove scatti e far mangiare il piatto freddo ai miei commensali :-), oppure, non posso invitare gente solo a pranzo per avere una foto a favore di luce!!! :-)
Ed ecco il mio scrigno "prezioso"

INGREDIENTI
panino rotondo
primo sale (è un formaggio credo tipico delle nostre zone, è una tuma salata)
zucchina napoletana
uovo
tartufo (potete acquistarlo, online, presso Avionblu)
sale
olio

Pulire la zucchina napoletana, affettarla e friggerla in olio di oliva.
Tagliare la calottina al pane, levare la mollica interna e mettere alla base il formaggio a fette e coprire con la zucchina fritta.
Aprire un uovo e farlo cadere sopra, salarlo, nebulizzare il pane con dell'olio e mettere in forno fino a che l'uovo avrà raggiunto la cottura da voi desiderata.


Una volta cotto, grattugiare sopra una bella manciata di tartufo e servire.

Farete davvero un figurone....e se non avete il tartufo????
.......vi do un'idea, altrettanto carina, più inconsueta, ma dallo stesso aspetto, proprio identico, ma dal risultato alquanto diverso: grattugiate sopra, al posto del tartufo, del cioccolato fondente ;-) :-), ma fatelo proprio al momento, anzi, meglio se lo grattugiate e lo mettete in congelatore, non deve sciogliersi per dare lo stesso effetto :-)

Ed eccolo il vostro bel panino....e chiamalo panino!!!


il mio uovo era un pò troppo cotto perchè i miei commensali lo volevano così ;-), ma è più buono quando il rosso scende ;-)


E non dire.....ammazza...alla faccia della dieta :-) perchè questi li ho fatti questa estate :-)!!

martedì 16 ottobre 2012

Lenticchie all'insalata



Oggi una ricetta salata che sta a cavallo tra le due stagioni: l'estate passata e l'autunno che, per noi siciliani, è appena arrivato (forse) :-).
Questa è una ricetta tipica siciliana che, però, io ho scoperto solo leggendo lo splendido libro che ho messo in palio nel mio contest. Ovviamente, come ogni regione, ogni città ha un piatto tradizionale che non si conosce in tutta la regione e questo è uno di quelli.
Penso che solo in Sicilia si poteva pensare questa ricetta :-), lo credo bene, con il caldo che fa da noi, la zuppa di lenticchie possiamo mangiarla solo nei mesi freddi, ossia 3-4 e neanche :-) e allora che fare nei mesi afosi, non mangiamo le lenticchie??? Facciamo mancare ai nostri bimbi questo sano e nutriente ingrediente?? Non sia mai!!!! :-)
Prepariamolo in questo modo fresco, così i vostri bimbi non potranno dire: "mammaaaa....con questo caldo la zuppa di lenticchie??!!!" :-)  E poi le mie bimbe adorano i pomodorini, basta che metto quelli mangerebbero tutto :-).

INGREDIENTI
lenticchie
cipolla
aglio
pomodorini
basilico


Lavare le lenticchie e metterle in un tegame assieme alle carote tagliate sottili, la cipolla grattugiata e l'acqua.
Affettate la cipolla di Tropea e mettetela a bagno con acqua e sale e fatela riposare un'oretta.
Appena le lenticchie saranno cotte, ma non disfatte m al dente, scolatele e fatele freddare.
Mettetele in una casseruola e conditele con olio, sale, i pomodorini tagliati a dadini, la cipolla di Tropea strizzata e asciugata, la mentuccia e uno spicchio di aglio.

Se volete servirla come me, prendere una pannogna, tagliare il coperchio sopra, levare la mollica dentro, bagnatela con dell'olio e mettetela sotto il grill fino a che si dori un pò e poi mettere dentro l'insalata di lenticchie.
Un piatto unico davvero sorprendente: fresco, gustoso e genuino!



Devo dire che l'involucro non è da sottovalutare: il sughetto, bagnando la pagnotta, la rende davvero gustosa, praticamente non è necessario fare la scarpetta :-).

Con questa ricetta partecipo a

Partecipa al Calendario 2012

mercoledì 10 ottobre 2012

Cialledda a modo mio, finger food



Oggi voglio parlarvi di una bellissima iniziativa, Io non mangio da solo

Partecipo al contest.... 

e lo faccio nell'unico modo che ho, in questo momento, ossia quello di partecipare al contest di Lo spilucchino; lo so, è nulla, ma il mare è formato da tante gocce minuscole e se questa è solo una goccia ben venga lo stesso. Spero che ce ne siano tante di queste gocce in modo da formare almeno un piccolo laghetto.
Mi ha fatto piacere  che la scadenza, fissata per il 16 ottobre 2012, coincida con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione perchè, con l'occasione, volevo spendere due paroline, vorrei che tutte le mamme ci impegnassimo a sensibilizzare i nostri bimbi sulla ricchezza del cibo, sulla sua importanza e il suo rispetto: vedo sempre più spesso bambini snobbare il cibo, spesso proprio quello genuino, vedo sempre più bambini, a scuola, con i crackers e sempre meno bambini con la frutta e, cosa più sconvolgente, vedo sempre più bambini che buttano il cibo: insegniamo ai nostri bimbi a conservare quello che non riescono a mangiare ora, per le prossime ore o per reinventarlo, insegnandogli a fare delle polpettine con il pesce che hanno lasciato, o delle palline golose con la torta fatta in casa o dei frullati con la frutta un pò troppo matura.

Allora, parlavamo del contest, il tema è il pane, ma non il pane fine a se stesso, ma una ricetta con il pane, ovviamente, usando ingredienti genuini e magari anche facile da reperire e poveri.
Questa che ho preparato è una ricetta che non conoscevo, o meglio, conoscevo la panzanella, ma questa no. L'ho trovata sul famoso giornale della Prova del cuoco di cui vi avevo parlato tempo fa :-) e la c'era scritto "Cialledda", nonostante ho fatto il contest sulla cucina regionale, non avevo mai sentito parlare di questo piatto. A quanto ho potuto appurare, questo è un piatto povero della tradizione pugliese, però non ho ben capito qual'è la vera ricetta: ho letto anche di acqua calda da aggiungere o di cottura del pomodoro con la cipolla, di utilizzo di friselle o di pane raffermo e non ho ben capito la differenza tra questa cialledda e la panzanella :-).
Tra le varie incertezze la cosa certa è che l'ho trovata buonissima e che io mi sono permessa di farne una versione tutta mia :-).
Ho pensato subito a questa ricetta proprio per l'uso del pane raffermo, l'olio fresco e le verdure...e poi, per mia esperienza, questo piatto è piaciuto molto anche alle mie bimbe.



INGREDIENTI
pomodorini confit (o se preferite anche crudi ma i conflit gli danno una marcia in più ;-))
cipolla calabrese
cetriolo
pane raffermo
capperi sotto sale di pantelleria (contaminazione sicula :-))
olio
sale-origano-basilico

Preparare i pomodorini come da link sopra e far raffreddare.
Tagliare a dadini il pane raffermo, irrorarlo leggermente di acqua e poi, aiutandovi con uno spruzzino, bagnare con olio, aggiungere sale, pepe e mettere in forno a dorare.
Tagliare la cipolla e tenerla a bagno e sale per circa mezz'ora.
In una ciotola, tagliare il cetriolo e aggiungere la cipolla strizzata, i pomodorini raffreddati, i capperi dissalati e i dadini di pane.
Condire il tutto con olio, sale, pepe e per finire origano e basilico.
Far riposare circa mezz'oretta e servire ben fredda: fantastica!!!!!! Che dire: poco tempo, poca spesa, poca fatica, tanto rendimento :-)



E qui nella versione finger food :-)






lunedì 14 maggio 2012

Lo scrigno della tradizione: fave a pastetta a pic pacchiu



L'altro giorno mi arriva una mail per partecipare ad un  contest organizzato dalla Pomì per tutti i foodblogger. Bhè, già, per me, è stato un onore che mi sia arrivato questo invito da parte di un marchio così noto e poi.....che mi costava....anzi, addirittura mi hanno pure mandato una bella campionatura per posta con tanti bei prodotti della Pomì ;-)!! E quindi mi son detta, ok, partecipo....non è che mi piaccia molto come contest, perchè funziona con i mi piace di face :-/, ma ci proviamo lo stesso.
Per partecipare, ho pensato subito a qualche ricetta classica della tradizione, ma con un tocco di modernità che non guasta :-).
Questa, praticamente, non è altro che una fusione tra due grandi classici della cucina siciliana che già ho postato: le fave a frittella e le uova a picpacchiu....solo con la scusa del contest mi poteva venire quest'idea....ma i contest servono proprio a questo :-) a creare dei piatti che, altrimenti, non avresti mai pensato ;-) e il risultato è stato davvero sorprendentemente gustoso!!

INGREDIENTI
1 kg di fave fresche tenere appena raccolte
500gr di polpa a cubetti Pomì
3 cipollotti
primo sale
2 uova (1 per ogni commensale)
2 rosette (1 per ogni commensale) sale-pepe-olio extravergine di oliva q.b.

 Levare le fave dai baccelli e metterli in un tegame largo con olio, sale e cipollotti tagliati grossolanamente. Mettere sul fuoco a fiamma bassa con il coperchio e far cucinare. Mescolare frequentemente ma non con il cucchiaio ma agitando il tegame con tutto il coperchio facendo attenzione che le fave si rigirino bene (se usaste il cucchiaio per mescolarle, rischiereste di farle spappolare). Nel frattempo, in un pentolino, soffriggere un pò di cipollotto, aggiungere i cubetti di pomodoro Pomì e farlo cucinare, aggiungendo il sale e un cucchiaino di zucchero. A cottura ultimata, preparare lo scrigno. Levare la calotta superiore alla rosetta (se non l'avete, un altro tipo di pane a pagnotta), levare la mollica e fare una base con la polpa di pomodoro che avevamo cotta. Mettere una fetta di primo sale e le fave a frittela. Rompere, per untimo, un uovo fresco sopra e condirlo con sale e pepe.



Spruzzare leggermente di olio il pane, infornarlo a 170° e aspettare che l'uovo si cuocia a vostro piacimento. Ecco, lo scrigno della nostra tradizione è pronto, basterà prenderlo rigorosamente con le mani e gustarlo.


Se vi piace questa ricetta e volete votarla ecco il link :-)



mercoledì 22 febbraio 2012

Broccoli "'ntianu"


:-) lo so che non tutti i miei lettori conoscono il siciliano e quindi vi metto anche la traduzione: in tegame.
Ma siccome a me piacciono belli gustosi e colorati, li faccio in padella ,-).
Ricetta semplicissima, ma che risolve una cena quando non si ha altro che un broccolo in frigo :-).

INGREDIENTI
broccolo
olio
aglio
sale
pepe

Pulire il broccolo e senza scolarlo, mettere in un tegame o padella, aggiungere l'olio, l'aglio in camicia e coprire con il coperchio.




Se durante la cottura vedete che si sta colorando troppo ma il broccolo lo trovate ancora crudetto, aggiungere dell'acqua e coprire ancora. Sarà pronto in base ai vostri gusti, a me piace tra il soffritto e il bollito ;-).
Munitevi di pane perchè ce ne vuole :-).

martedì 17 gennaio 2012

Polpettine di pane al sugo


Non avevo mai mangiato, ne tantomeno cucinato, delle polpettine di pane, non mi hanno mai ispirato, non amo il pane a "pappina" :-), non amo il pane cotto, ma alle volte, se si è come me, che non voglio mai buttare nulla, bisogna fare dei compromessi :-) e fare delle ricette che, nonostante non ci appassionino, ci risolvono una cena :-).
Ecco il perchè di questo piatto, avevo del pane cotto con la macchina del pane, un pane che, anche se dal sapore buonissimo, l'ho fatto con la cipolla e la pancetta affumicata, non era bellissimo da vedere: anzicchè bello gonfio, aveva una cavità al centro :-). Fatto sta, che, mangiate un pò di fettine il giorno che l'ho fatto, era rimato ancora dopo 2 giorni....che farne, in frigo non avevo niente da mangiare e di uscire a far la spesa non se ne parlava, troppo freddo :-). Allora, ricordandomi di queste polpettine di pane, ho riciclato il mio pane ormai raffermo.
L'ho fatto lo scorso anno...spero di non scordare nulla negli ingredienti :-)

INGREDIENTI
Pane raffermo (il mio era gustosissimo, con cipolla appassita con acciughe e pancetta affumicata)
latte
uovo
parmigiano
prezzemolo
farina
(se il vostro pane è quello classico, potete aggiungere della cipolla o anche dei dadini di ancetta)
pomodoro
cipolla
aglio

Tagliare a dadini il pane raffermo e metterlo in ammollo nel latte per qualche minuto.
Strizzare il pane, sbriciolarlo grossolanamente e aggiungere l'uovo, il parmigiano, sale, pepe e prezzemolo.
Se trovate che l'impasto sia troppo molle, aggiungere la farina quanto basta per un giusta consistenza (tipo quella degli gnocchi). Non aggiungetene troppo perchè le polpettine potrebbero venire troppo dure. Formare delle polpettine.
Preparare il sugo al pomodoro, come noi lo chiamiamo a "picchipacchi.
Soffriggere la cipolla e l'aglio e aggiungere il pomodoro tagliuzzato senza buccia e far cucinare.
Bollire l'acqua, salarla e tuffarci dentro le polpettine.




Una volta salite a galla, potete scolarle. Uniteli nella padella assieme al sugo e maneggiarli un pò.
Servirle sul piatto con il sughetto.

Se volete, potete anche friggerli, però passateli nella farina prima. Io, stranamente, ho preferito la versione lessati ;-)



Devo dire che alla fine non erano neanche male, anzi...certo, non posso dire che è uno dei miei piatti preferiti, ma l'ho gradito e anche le mie bimbe .-). E poi, diciamolo chiaramente: una cena a questo prezzo!!! :-)