martedì 30 luglio 2013

Cheese cake fresca di albicocche

Visto che siamo in stagione rispolvero questa ricetta per partecipare al contest di Barbara :-)




Ve l'ho detto che mia sorella mia ha regalato taaaante albicocche??? E si.....una vera fortuna :-)
Ma non erano del tutto integre, ce n'erano un pò "ammaccatucce" :-) ma buone, anzi, a dire il vero, mi piacciono di più perchè sono belle morbide e dolci!!
Allora mi sono sbizzarrita a fare diversi dolci, ho fatto:
  • la famosa gelatina di albicocche che sempre trovo nelle ricette dolci, anche quelle di Mortersino, ma che non avevo mai trovato nei nostri negozi, venuta BUONISSIMA!!;
  • marmellata di albicocche con la polpa rimasta dalla gelatina :-).....e mica la buttavo, siamo pazzi???!! con i tempi che corrono!!! :-);
  • un dolce rovesciato con la pasta sfoglia....e qui....stendiamo un velo pietoso.....mooolto pietoso...no comment!!! :-)
  • una crostata BUONISSIMA con la frolla al pistacchio e la crema
  • e per finire, questa GOLOSISSIMA cheese cake fresca al cucchiaio!!
Ecco, cominciamo con questa :-)

INGREDIENTI
Per la base
200gr di biscotti Digestive
80gr di burro
cioccolato bianco
cannella

Per la crema
5 tuorli d’uovo
250gr di zucchero
50g di farina
2,5 dl di panna
2,5 dl di latte
100gr di Philadelphia
50gr di zucchero
50gr di cioccolato bianco
albicocche mature

Per la copertura
albicocche
zucchero
gelatina di albicocche (poi vi posto anche questa di ricetta)

Per la base
Sbriciolare i biscotti digestive, unire un pò di cannella in polvere e aggiungere il burro sciolto ma freddo. Sbriciolare un pò cioccolato pianco a vostro piacimento e agiungerlo.
Mettere questo composto alla base dei vostri bicchieri e compattare, ma non più di tanto....si tratta di un dolce in bicchiere quindi non deve sostenere una fetta ;-).

Per la crema
Preparare quella che assomiglia molto ad una crema pasticcera. In una pentola sbattere i tuorli d’uovo con i 250 zucchero fino a ottenere un composto bianco e spumoso, aggiungere delicatamente la farina setacciata e per finire il latte e la panna, mettere sul fuoco e fare addensare a vostro gradimento, a me, visto che l'ho usata per un dolce nel bicchiere, mi piace abbastansa morbida e prima di levarla dal fuoco, aggiungere il cioccolato bianco tritato. Fare raffreddare mescolando bene per evitare che si formi una patina sopra.
Pulire le albicocche delicatamente, levare l'osso e frullarle.
In una ciotola frullare la Philadelphia con i 50gr di zucchero fino a renderla cremosa e aggiungere le albicocche ottenendo un bel composto cremoso e unire alla crema raffreddata fatta precedentemente.

Mettere la crema di albicocche ottenuta nei bicchieri e tenere in frigo.



Preparazione della copertura.
pulire le albicocche, levare l'osso e farne una dadolata sottile, mettere lo zucchero (fate voi ad occhio) e lasciare macerare per un paio di ore.
Una volta macerate, mettere in un pentolino la gelatina di albicocche e una volta sciolta, spegnere il fuoco e aggiungere le albicocche macerate.
Fate raffreddare a temperatura ambiente e versate sopra i vostri bicchieri e rimettete in frigo
Davvero OTTIMA, molto delicata e freschissima!!!




Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen del blog Cucina di Barbara 

lunedì 29 luglio 2013

Parfait di amarene



Buon lunedì!!
E oggi, visto che è uno dei giorni più caldi di quest'estate che, a dire il vero, ci ha risparmiati in calura :-) rispetto allo scorso anno, vi regalo una ricetta bella fresca e moooolto golosa!!
Io adoro il parfait di mandorla e. come avrete già capito :-), adoro i dolci con le amarene.....allora, perchè non sperimentare una nuova versione??!! Ed ecco che è nato questo delizioso, fresco e godurioso parfait.

INGREDIENTI
Ricetta parfait di mandorle senza mandorle
amarene Fabbri

Per la salsa
sciroppo di amarene (quello con cui vengono conservate le amarene)
cioccolato bianco

Scolare le amarene, lavarle sotto l'acqua e asciugarle bene.
Tagliarle a piccoli pezzetti e metterli in un padellino con dello zucchero. Una volta sciolto lo zucchero, fare scivolate lo sciroppo con ke amarene nella carta forno, mescolare un pò fino a quando sarà un pò addensato e far raffreddare.
Procedere con la preparazione del semifreddo, una volta incorporata la panna, schiacciare grossolanamente lo zucchero con le amarene ed unirle al composto. Versare nelle formine e mettere nel congelatore.
In un pentolino far scaldare lo sciroppo di amarene, aggiungere il cioccolato tagliato a scaglie e far sciogliere del tutto. (se dovessero rimanere delle impurità, fltrare prima di versarlo nel semifreddo.
Mettere il parfait nel piatto e servire con lo sciroppo al cioccolato bianco.
Se volete potete servire il parfait come ho fatto io, facendo caramellare le amarene.
In un pentolino, far sciogliere lo zucchero, una volta sciolto levare dal fuoco, far raffreddare leggermente in modo che risulti più denso, infilzare un amarena con una forchettina e intingere nello sciroppo di zucchero, tirare su e fare asciugare.




eccolo servito con un delizioso liquore alle amarene di cui vi darò presto la ricetta ;-)



Quelle amarene croccanti ma cremose dentro, quella bella cremina.....una delizia!!

Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen del blog Cucina di Barbara 

giovedì 25 luglio 2013

Ascaretta meringata alle amarene (stecco finto gelato)

Rispolvero questa ricetta per partecipare al contest di Barbara perchè per un contest così importante voglio usare una delle mie ricette che reputo tra le più geniali e tra le più goduriose :-)


Buon lunedì!!!
Oggi voglio aprire la settimana (per me il lunedì è il giorno più brutto, lo sapete :-), il rientro al lavoro è sempre difficile) con una ricetta meravigliosa, penso una delle mie migliori creazioni.
Questa ricetta mi è venuta in mente grazie al fatto che volevo preparare qualche cosa di interessante con le amarene, per la Fabbri e io, quando sono sotto tensione, ho la capacità di mettere molto in tensione i miei neuroni (pochi ma buoni in questi casi...forse funzionano solo quelli che riguardano la sfera culinaria, mi sa!!) che, non so come, cominciano a fare un lavoro davvero sorprendente.
Non so come mi è venuta, avevo della frolla pronta di un altro dolcetto e della meringa che avevo usato per quelle ripiene e le mini pamlove e l'idea è nata.....non sapevo però il risultato quale sarebbe stato, immaginavo che poteva essere gradevole ma non immaginavo fino a che punto.
Ora vi chiederete, ma perchè "ascaretta" che significa!! Presto detto: in Sicilia, quando "fa caldo", si dice spesso "ahhh, mi manciassi n"ascaretta" che altro non è che il gelato in stecco :-), e siccome questo nome mi ricorda l'infanzia e questo dolcetto anche, perchè mi sembra una di quelle cose golose che avrei tanto voluto nei pomeriggi da nonna e che non avevo mai, mi ricorda i bomboloni, ma quelli manco mi piacevano, però :-).
Ora, prima di continuare, voglio che vediate la ricetta e poi ne riparliamo

INGREDIENTI
Per la frolla di Montersino
375gr di farina
125gr di burro
125gr di zucchero a velo
125gr di tuorli
1 bacca di vaniglia
Per la meringa
200gr di albume meglio se invecchiato
400gr di zuccero semolato meglio se Zefiro
succo di mezzo piccolo limone
vaniglia liquida
amarene Fabbri
cioccolato fondente
burro di cacao
Preparazione della frolla
Mettere nella planetaria la farina, lo zucchero a velo, il burro a pezzetti a temperatura ambiente e la vaniglia estratta dalla bacca e cominciare a lavorare il composto. Aggiungere i tuorli fino ad ottenere un composto omogeneo. Stendere in due fogli di carta forno, mettere in frigo e far raffreddare per un paio di ore.
Tirare fuori la frolla, rimpastarla velocemente, stenderla con il mattarello, ricavarne delle forme ovali (poi potete fare tutte le forme che volete :-)) e adagiarla nella placca da forno con la carta sotto. Con una forchetta puntellare la frolla e cuocere in forno a 180°. Tirarli fuori quando avranno preso leggermente colore e farli raffreddare senza staccarli.
Aprire il forno e portarlo a 90°
Tagliare le amarene a metà e farli scolare.
Preparazione della meringa
Anche qui, vi ridico che non sto a dire sulla meringa perchè è davvero un mistero come, una preparazione fatta di soli 2 ingredienti principali, possa essere così semplice ma così complicata: o viene troppo croccante o viene troppo morbida dentro, o viene scura o floscia...insomma, la riuscita della meringa, secondo me, è solo merito della fortuna che avete :-).
Comunque, questa è la mia preparazione, la più vicina, tra quelle che ho provato, alla perfezione :-).
Mi erano avanzati questi albumi che sono stati in frigo 5 giorni, al momento di fare la meringa li ho tirati fuori per un paio d'ore, messi in planetaria e sbattuti a massima velocità, aggiungendo il limone e la vaniglia. Quando erano ben montati, ho aggiunto lo zucchero poco alla volta e ho continuato fino a che la meringa fosse ben lucida e soda (almeno 20-30 minuti). E' pronta quando alzando la frusta rimane la scia di meringa ben ferma e che non scende, immobile :-).
Mettere la meringa nella saccapoche con la bocchetta liscia, sporcare un pò con questa il centro del vostro ovale di frolla e poggiarci lo stecco in legno. Sempre con la bochetta liscia, ricoprire la frolla con la vostra meringa in maniera uniforme, prendere le amarene che avete fatto scolare e poggiatele con il tondo rivolto verso sopra, sulla meringa, pigiando leggermente.
Infornate a 90° per circa un paio di ore con la porta lasciata socchiusa con una forchetta in modo che l'umidità possa uscire all'esterno così da lasciare la meringa ben asciutta dentro.
Una volta cotta la meringa, spegnete il forno e lasciate che i vostri stecchi raffreddino all'interno.

Tagliare a scagliette il cioccolato fondente (il contrasto dell'amaro del fondente si sposerà meravigliosamente bene con il dolce della meringa), aggiungere il burro di cacao (quest'ultimo ingrediente aiuterà il cioccolato a essere più fluido il che permetterà una migliore resa nel fare l'operazione di glassatura) e far sciogliere al microonde cercando di non fare alzare troppo la temperatuta (dovrà attestarsi a circa 45°). Mescolare bene in modo da rendere un composto non pastoso, ma, appunto, fluido e aggiungere un altro pò di cioccolato freddo in modo che la temperatura scenda un pò (questo è uno dei metodi per temperare il cioccolato, non il migliore :-), ma il più semplice) e rimettere di nuovo al micro fino a portare il cioccolato a circa 32°. (ovviamente potete anche saltare tutto sto passaggio e scioglierlo soltanto in una volta ;-)).
Mettere il cioccolato in un contenitore stretto e altro e immergerci lo stecco fino al legnetto in modo che il tutti sigilli bene. Far scolare per bene tenendolo in mano e quando non scolerà più, poggiare e far raffreddare sulla carta forno.
Far raffreddare bene o fuori dal frigo o dentro.
A questo punto, sedetevi, mettetevi ben comodi, magari davanti ad un bel panorama o ascoltando una sinfonia, prendete il vostro stecco e mordete.......cosa devo dirvi....uno dei piaceri più belli della vita, vi chiuderete gli occhi e masticherete lentamente...vi sembrerà che tutto intorno a voi scompaia e rimanga solo quello che volete :-)...sono esagerata??? Ok, provatelo!!!





Credetemi, credo così tanto in questo dolcetto che, se potessi, lo produrrei in larga scala per metterlo in commercio.....bello, ci pensate?? Un gelato da portare a scuola per merenda!! Immaginate la sorpresa dei maestri  e dei bambini??? :-)
Comunque, ne ho fatta anche un altra versione senza amarene che, a dire il vero, a me è piaciuta sempre tanto, ma manca sicuramente la marcia decisiva delle amarene, ma alle mie bimbe che non le mangiano, è piaciuto di più, la versione con nocciole è stupenda ;-).  (Ho capito che le amarene sono un piacere di grandi :-), ecco perchè pensavo che non mi piacessero, perchè da piccola, in effetti, non mi piacevano :-))
Ecco le altre versioni, senza amarene, con la spolverata di:
nocciole
mandorle
pistacchi




Hanno gradito davvero tutti, pensate, anche Tommaso, wuauuuuu!!!!
Quelle alle amarene son finite subito, ma uno di questi al pistacchio, l'ho nascosto in frigo per vedere quanto durasse, dopo circa 3 settimane non ho resistito e l'ho tirato fuori: era perfetto, la cipertura al cioccolato impedisce alla meringa di prendere umidità e di perdere fragranza!!
Appena l'ha visto la mia piccolina: "mamma e io???" ....cavolo!!!! te ne sei accorta!!! :-) Ok, mangiamolo assieme :-(...daiiii :-).

Con questa ricetta dolce partecipo a Get an Aid in the Kitchen del blog Cucina di Barbara 



mercoledì 24 luglio 2013

Cipolla fritta ovvero The Outback blooming onion


Oggi, il mio blog, profuma di internazionalità a parte che di.......cipolla :-).
Se ora si ci mette anche Pinterest a stuzzicare le mie papille gustative già moooolto sensibili, allora siamo messi proprio male!!! :-/.
Ovviamente non conoscevo questa....come dire...meraviglia di ricetta, la prima volta la vidi su Pinterest, appunto e la misi subito tra le ricette salate da provare anche se, vedevo solo le foto ma non avevo altri parametri da seguire. 
Mi ha colpito così tanto la foto che li provai subito, facendoli a modo mio: pastella con birra ghiacciata e fritti: buonissimi ma non sapevo se in effetti la ricetta giusta fosse quella, capivo che mancava un passaggio.
Poi, il mio amico Rosolino, buongustaio e cuoco :-), grazieeeee Rosy, che vive a Londra e che vide la foto tra i miei preferiti, mi spiega l'origine di questo piatto e me ne svela la ricetta originale che ha preso da un libro comprato in America  con le ricette segrete delle catene di ristoranti famosi.
Ed ecco svelato l'arcano: questa è la  ricetta originale del ristorante Outback in America ed è una di quelle che io chiamo "deliziose schifezze americane" che a me piacciono tanto :-) e che non disdegno di cucinare ogni tanto :-).
Devo dire che da quando ho scoperto queste cipolle le ho già fatto 2 volte in 2 settimane, praticamente, ormai, il sabato è diventata una devozione :-), in campagna dai miei suoceri.
La prima volta che li ho fatti sono stata guardata quasi con disgusto :-), ma al primo assaggio, lo sguardo è cambiato: da disgusto a libidine :-)
Ma bando alle ciance, eccovi la ricetta, datami da Rosolino, di cui vi faccio il copia e incolla :-)

INGREDIENTI
Salsa
1/2 tazza di maionese 
2 cucchiaini di ketchup 
2 cucchiai da tavolo di salsa di rafano 
1/4 di cucchiaino di paprika 
1/4 di cucchiaino di sale 
1/8 di cucchiaino di origano secco 
un pizzico di pepe un pizzico di pepe di cayenna
Cipolla
1 uovo 
1 tazza di latte 
1 tazza di farina
 1 e 1/2 cucchiaino di sale 
1 e 1/2 di pepe di cayenna 
1 cucchiaino di paprika 
1/2 cucchiaino di pepe 
1/4 cucchiaino di origano secco 
1/8 di cucchiaino di timo secco 1/8 di cucchiaino di cumino macinato 
1 cipolla di circa 300-350 grammi 
Olio per frittura

Mescola gli ingredienti per la salsa e metti in tutto in frigo.
Mescola l'uovo e il latte in una ciotola in ciotola dove immergere la cipolla.
In un'altra ciotola unisci la farina, sale, pepe, pepe di cayenna, paprika, origano, timo e cumino.
Pelare la cipolla, tagliare 2 cm circa dalla parte superiore e inferiore (vedi immagine allegata), rimuovere il centro della cipolla, e poi inizia a creare gli spicchi come da immagine. Un trucco per evitare di tagliare la cipolla fino in fondo, e di metter per esempio di cucchiai di legno in ogni lato in modo che il coltello si fermi senza andare a fondo.
Immergi la cipolla nell' uovo e latte, poi nella farina, poi di nuovo nell'uovo e latte, nuovamente nella farina e metti in frigo per almeno 15-30 minuti. Friggi a circa 180 gradi.



Ecco lo schema originale


Io, per la salsa, siccome non avevo tutti gli ingredienti, ho semplicemente usato della salsa rosa con pepe, paprica e origano.

Ed eccole le mie cipolle....certo, non saranno, esteticamente, come quelle originali, ma come gusto sono una meraviglia!!!!







E questo è l'effetto che fa questa cipolla :-), comunque anche un modo conviviale per mangiare .-)


Ma eccovi l'immagine originale

Outback blooming onion

lunedì 22 luglio 2013

Praline liquorose alle ciliege



Buon lunedì e buon inizio settimana.
Oggi, visto che il lunedì è difficile affrontarlo, vi propongo una ricetta bomba, una golosità che vi metterà sicuramente sù e vi farà affrontare bene e con sprint la settimana :-).
Quando mi è arrivato il pacco della Fabbri, mi sono ritrovata con questo prodotto che conoscevo, ma che non avevo mai assaggiato.
Dovete sapere che mio padre è completamente astemio e quindi, noi, siamo cresciute in un mondo dove, l'alcol, in tutte le sue derivazioni, era bandito :-), quindi, io, mi sento una mezza astemia, anche se non disdegno un bicchiere di birra ghiacciato al momento giusto o uno di buon spumante o un buon liquore :-).
Quindi, capirete che, quando ho visto questa splendida confezione di amarene nel liquore, mi sono chiesta come mai le avrei potute utilizzare....ma poi, avevo dei rimasugli di pds al cioccolato ed ecco che l'idea mi è subito balenata......

INGREDIENTI
Ritagli di pds al cioccolato
salsa di cioccolato Fabbri
latte condensato
praline di cereali
cioccolato fondente
burro di cacao
ciliege denocciolate al liquore


Sbriciolare il pds al cioccolato, aggiungere un pò di salsa di cioccolato, latte condensato e mescolare bene.
Sgocciolate bene le amarene e, se preferite alleggerirle un pò, lavarle sotto l'acqua e farle asciugare bene.
Tagliatele a metà e riempiteli con le praline di cereali, richiudete e ricoprirle del composto ottenuto con il pds e formare una pallina. Tenere il frigo




Far sciogliere il cioccolato fondente con un pò di burro di cacao (facoltativo), intingere le praline infilzate con uno stuzzicadente e metterle ad asciugare su carta forno.
Ed ecco questa golosità che è piaciuta tanto anche  a me che sono quasi astemia.....mia sorella e mio cognato che adorano i liquori, sono andati in estasi :-).....ovviamente, tenete fuori dalla portata dei vostri bambini questi dolcetti perchè non sono certo per loro :-).


Vi consiglio di provarle e di prepararli per offrirli ai vostri commensali dopo una cena: freschi e digestivi ;-)

Alla prossima......vi anticipo che sarà un piatto salato davvero sorprendente!!! :-)

venerdì 19 luglio 2013

Torta Peppa Pig



Ma chi lo doveva dire che, a 43 anni, dovevo cominciare a guardarmi i cartoni, alle mie bimbe non sembrava vero!! :-).
Si, io non sono una che guarda i cartoni con le proprie bimbe, se devo mettermi sul divano con loro a rilassarmi, guardiamo programmi tipo: le torte di Renato o il Boss delle torte o Master chef Junior, insomma, cose che piacciono sia a me che alle mie bimbe, tutt'al più, vedo con loro i film cartoon, quelli mi piacciono.
Ma questa volta mi hanno ordinato, per un 1° compleanno, una torta di Peppa Pig......e chi cavolo è Peppa Pig???? :-) Manco le mie bimbe la guardavano, forse piace più a bambini piccoli. Ma come si fa a far una torta di un personaggio a me sconosciuto??? Non si fa ed ecco che arriva la sindrome da Peppa Pig :-): ho cominciato prima su internet, poi a guardarmi i cartoni e le mie bimbe che gridavano: mamma, mamma, c'è Peppa, vieni a vedere :-), poi, persino, ho comprato le patatine di Peppa :-), insomma, per fare la torta, dovevo pur calarmi nel personaggio, dovevo pur cogliere le varie sfaccettature. 
La prima cosa che mi è saltata subito all'occhio, che non avevo capito bene, è che, nell'era del 4D, Peppa è un cartone in 2D :-)...che sforzi che fanno per elaborarlo!!! :-) e quindi, anch'io ho voluto essere fedele, un altra cosa che ho capito è che amano fare i pic nic, 3° che Peppa ama saltare nel fango, 4° che la mamma, per saltare, le fa mettere le galosce :-) e 5° che la loro casa è su una collinetta :-)
Ed ecco un sunto sulla mia cultura "peppense" :-)



la macchina della famiglia con tanto di vetro (in isomalto :-))





pic nic in famiglia





e che pic nic è senza fragole o anguria o panini :-)


e, giustamente, prima di mangiare, Peppa si è divertita a saltare nella pozzanghera di fango con le sue galosce :-)


lo stagnetto con le ochette a cui, alla fine, Peppa darà un pò del suo panino :-)


La collinetta dove sorge la casetta con i fiorellini, tutti fatti dalla mia principessa!! Quando le ho detto che poteva attaccarli anche lei sulla torta, ha spalancato gli occhi e mi ha detto: mamma, mi stai permettendo davvero di completarla io, la torta?? :-) che tenera...lei che è un diavoletto, basta che le dai della pdz e diventa un angioletto cake design :-)



il sole, l'antenna e.....quelle mi mancano, le nuvolette :-)
Sulla casetta, alla festa, ho messo anche l'1 con tanto di fiorellini :-)



La cosa che mi spaventava di più di questa torta è farla arrivare fino a Cefalù, ma alla fine tutto è andato bene, dovevo darla alla nonna della festeggiata ma nn mi sono fidata :-) e alla fine l'ho consegnata io stessa e...siamo rimaste anche al compleanno, io e le mie bimbe :-) e....tanto per cambiare, ho pure mangiato tutto, anche la mia torta e, la più grande soddisfazione è stata non solo vedere tutta la gente accalcata che faceva le foto alla torta, con gli occhi sgranati,  dopo che si è sentito "si tanto bella ma sarà pure buona??",  ma sentirsi dire: "complimenti, la torta è tanto buona quanto bella e vedere fare il bis!! 
Un interno golosissimo, con un pds morbidissimo e umido e una chantily di Montersino fantastica con le fragoline di bosco, davvero ottima e fresca!!
Alla prossima :-)