mercoledì 30 aprile 2014

Couscous.....del sogno!!


Era un lunedì di un freddo fine aprile. Era ancora buio, il sole non era ancora sorto e io mi ritrovai in un posto a me sconosciuto.  
L’alba era arrivata ma il sole non si vedeva e una pioggia incessante mi bagnava inesorabilmente.
Non so dove fossi, con chi fossi e cosa facessi li…..era un posto un po’ tetro, sembrava di essere in uno di quelle zone industriali americane abbandonate, tipo fabbriche anni  ‘70 ormai in disuso, ma nonostante l'aspetto per nulla tranquillizzante, me ne sentivo affascinata.
Ero li, in mezzo a tante persone, sotto la pioggia, vedevo tanti volti, ma nessuno a me conosciuto, vedevo muovere le labbra ma è come se non udissi suoni uscirne.
Faceva freddo, pioveva a dirotto e io ero sempre lì….non so con chi o cosa facessi o cosa aspettassi ma ero li.
Il tempo scorreva, un raggio di sole non passava da quella fitta coltre di nuvole, non un arcobaleno, non uno spiraglio di luce che ci coccolasse…..sono cielo grigio e pioggia, non mi avrebbe neanche stupito se avessi visto cadere anche qualche fiocco di neve, ora mi viene anche in mente quel film tristissimo “L'ultima neve di primavera”.
Finalmente entrammo ma il paesaggio non migliorò di molto, dentro, il freddo continuava, la gente, ammassata, sembrava aspettare qualcosa……sembrava una scena di uno di quei vecchi film, quelli del dopoguerra, quando la gente si metteva in fila per un tozzo di pane e quella sembrava una fabbrica quasi diroccata dai bombardamenti: tetti alti bombati, mura con mattoni a vista.
Mi trovai un posticino e mi sedetti, avevo qualcosa in mano…non so, credo un libro, aveva una copertina strana, come di un disegno fatto da un bambino….era rassicurante e cominciai a leggere.
La folla non accennava a diminuire e, ogni tanto, sentivo pronunciare qualche numero….vedevo passare gente davanti a me con qualcosa in mano….. anche io avevo un numero….ricordo un 15 e un 313, non so a che servisse, mi sembra quasi di rivedere le immagini del bellissimo film di Benigni “La vita è bella”, mancava solo il “pigiama” a righe.
Il tempo passava e forse la gente cominciava a diminuire. Voglio uscire fuori ma la pioggia non cenna a fermarsi e del sole neanche l’ombra!
Ma dove sono?? Pechè sono lì?? E chi è tutta questa gente che mi sta intorno: gente strana, gente normale, giovani, anziani…..vedevo valige, borse, borsette….persino piantine….non capivo se fossimo ad una stazione ferroviaria o ad un set cinematografico: gente che andava e gente che veniva, gente in cappotto e gente in pantaloncini, gente con gli stivali e gente con i sandali, gente bella e gente brutta……li scrutavo tutti e cercavo nei nei loro visi, nei loro occhi, nelle loro rughe, nei loro vestiti, nei loro bagagli, di capire la loro storia.
Non so se loro scrutassero anche me, ma io si e leggevo, leggevo di storie interessanti ma anche di storie banali, leggevo di giovani con molte speranze e di anziani con molta esperienza, leggevo di mamme sagge e di “maschi” alquanto saputelli e piacioni.  Non so se scambiai qualche parola con qualcuno, sicuramente lo feci, ma non scopri nulla di più di quanto non avessi già letto nei loro panni.
Dopo una attesa estenuante, ero ancora lì, infreddolita, inumidita da tutta l’acqua che avevo preso e affamata, si, ricordo che ero davvero affamata…. E dire che sentivo odor di cibo ma non avevo possibilità alcuna di mangiare, non so perché e come se il cibo mi attorniasse, mi passasse vicino, ma io non ne potevo accedere.
Le ore passavano e ogni tanto cercavo di uscir fuori da quel posto, ma la pioggia era sempre lì, incessante, scalpitante, frizzante….sembrava esser  fatta scendere apposta proprio per farci stare tutti li.
Ma finalmente ecco una voce scandire un numero, si, era proprio il mio, presi il mio, non so di preciso cos’era, non ho la visione chiara, sembrava, quasi, come quel fagottino che Remì, personaggio della mia infanzia, portava dietro, in spalla, con un bastone, qualche straccio e tanti sogni, comunque ne uscìì da questo contenitore un altro, più piccolo, dalla borsa uscii anche un piatto….mi sentivo come un prestigiatore che dal suo cappello tira fuori fazzoletti  e tanto altro….mancava solo il coniglio e, con una certa tranquillità, mi raccolsi i capelli e  cominciai a lavorare su quello che avevo poggiato sul tavolo.
Tutto, intorno a me, si faceva più chiaro, accanto a me altre persone erano lì, chi guardava e chi preparava qualcosa….poi c'erano persone che facevano domande...e a me?? Perchè non domandano nulla a me?? Sembra che neanche mi vedano....ma allora è un sogno?? E se fossi morta e quello è l'anticamera del  paradiso?? Se sai cucinare entri altrimenti...giù giù in purgatorio!! E si, perchè io, in effetti, il paradiso me l'immagino così, una immensa cucina, tutta bianca, con una dispensa fornita di tutto, con tutti gli ingredienti possibili e inimmaginabili ....e io dietro ai fornelli a cucinare per tutti i Santi!! :-)  Non capisco nulla, non so se io vedevo me stessa o se vedevo solo loro.
Davanti a me, a quel punto, c’era un piatto con sopra 3, non so come spiegare…forse tre piramidine, non so cosa fossero…..finalmente una donna si avvicinò, ecco, pensai, ora mi farà anche a me una sfilza di domande e invece no, mi disse solo di accomodarmi e così entrai in un'altra stanza…..non ho un ricordo chiarissimo, ma sicuramente era più luminosa, non cupa come quella in cui avevo passato non so quanto tempo….1 ora, mezza giornata, un mese…davanti a me tre persone, due donne ed un uomo….non ricordo bene i loro volti, ma sicuramente erano volti rassicurante perchè mi  tranquillizzai. Ero li, seduta, finalmente, su una sedia comoda, davanti ad un piatto, quello che avevo preparato prima e davanti a me questi volti e di nuovo mi affioravano queste domande: chi erano costoro, cosa volevano da me, perché mi scrutavano, perché facevano tutte quelle domande??  E più mi facevo tutte quelle domande e più mi sentivo interdetta.
 L’umo di fronte, con un' aria molto affascinante, non so se per il suo sguardo profondo o per la divisa che portava: una bella giacca bianca candida da chef, mi chiese del piatto che aveva di fronte; ecco che scoprìì cos’era, come era stato fatto, quali ingredienti, eccetera. Lui, con la forchetta assaggiò e disse che era il primo couscous della giornata, lo disse, mi sembrò, con aria compiacente: "bene, le è piaciuto??" Domandai io con un bel sorriso….
Ad un tratto sentìì un rumore o un suono, non so bene, aprìì leggermente gli occhi: il sole entrava quasi invadente dalla fessura della finestra, mi girai e le vidi, vidi i volti a me, finalmente familiari, erano li, erano loro, con quei visi da angelo che solo mentre dormono sanno avere, ero nel mio letto …accennai ad un sorriso.
Il sole splendeva e io ero lì, nel mio letto con le mie bimbe…non so se volessi riaddormentarmi e continuare quel sogno, non so se fossi stata contenta di essermi svegliata proprio nel momento più bello o se avessi voluto continuare….però, sicuramente, mi senti serena e felice: li c’era il mio sole, il mio calore, le mie gioie…la mia vita.
Era un martedì di un caldo fine aprile.

Quel sogno, però, mi ha lasciato una gran voglia di…couscous ed ecco che, al pomeriggio, ho preso la mia bella semola che tenevo in frigo dall’ultimo couscous fest di San Vito e mi son messa a spignattare e dopo “incocciatine” varie, cottura nella mia bellissima couscussiera, ecco il mio piatto:
Il Couscous….del sogno!! J

Qual'è la ricetta?? In base alla ricostruzione che ne ho fatto è il mio couscous alle verdure, con procedimento di cottura partendo dalla semola come con il couscous di pesce, con aggiunta di pesto al pistacchio e pomodorini confit......sarà stato pure un sogno, un bel sogno, ma questo era un piatto vero e ancora più buono del sogno!!! :-)


giovedì 24 aprile 2014

La mia torta di rose alla crema pasticcera



Non so se ve l'ho già detto altre volte, ma dovete sapere che per me, il pasto più importante della mia giornata è la colazione! Lo so, forse non farò una gran bella figura a dire ciò, per una che ha un blog di cucina, per una che dice di amare il buon cibo, di amare cucinare è strano affermare questo....ma, come si dice, il buon giorno si vede dal mattino e io, il buon giorno, lo vedo dalla colazione :-).
Io posso saltare il pranzo, la cena...ma non chiedetemi di saltare la colazione, è quella che mi sveglia, che mi da la carica, che mi vizia...insomma è il momento mio, di pace :-). E a molti sembra strano vedermi fare colazione a mezzogiorno se mi alzo tardi o se sono ancora piena del giorno prima...non importa, anche all'uno, ma la devo fare! :-)
Io, mi alzo presto la mattina, ma mi sveglio solo dopo averla fatta :-)
E a proposito di colazione è da una vita che vedo queste torte e da una vita che penso che prima o poi la dovevo fare :-).
Ora è arrivato il momento. Visto che per Pasqua ho fatto le colombine, ho pensato che questo impasto, così morbido, poteva essere l'impasto giusto per questa preparazione. 
Ed ecco che mi sono decisa, ma, ovviamente, ci voleva una crema dentro e quindi ho preparato la mia, ormai, affidabilissima crema pasticcera di Montersino e ho realizzato questa meraviglia.
Ottima davvero, come consistenza, come sapore, come tutto, proprio la mia torta ideale da accompagnare al mio amato cappuccino mattutino :-)...ma cosa c'è di meglio che cominciare la giornata con una tazza di latte schiumoso con un bel caffè ristretto, una torta fatta in casa e un bel panorama da ammirare tra un sorso di cappuccino ed un morso di torta??!! Nulla :-) 
Ovviamente questa è una colazione che mi posso permettere solo per le feste e, proprio volendo, il fine settimana perchè tutti gli altri giorni...latte e cereali e niente panorama....solo una scrivania di un ufficio!! :-/ :-).

INGREDIENTI
impasto delle colombine
crema pasticcera
gocce di cioccolato
albume d'uovo per spennellare
granelli di zucchero
zucchero a velo

Preparare l'impasto e far lievitare come nel link. Una volta fatta la prima lievitazione, stendere l'impasto e coprire con uno strato sottile di  con la crema pasticcera e una bella manciata di gocce di cioccolato e avvolgere la striscia. tagliare a rondelline e sistemare sulla tortiera.



Coprire con una coperta di lana e far lievitare ancora fino a che è raddoppiata.
Spennellare con l'albume sbattuto e mettere sopra la granella di zucchero.
Infornare a 200° fino a che è ben doratà.
Far raffreddare e servire o tiepida o fredda con dello zucchero a velo sopra.

Ed eccola




Buona colazione a tutti!! :-)

martedì 22 aprile 2014

Torta topolino


Buongiono!!! Come sono andate le feste di Pasqua??? Io non so quanti chili ho preso....fatto sta che oggi, dopo l'abbuffata della scampagnata di Pasquetta di ieri, ancora, non sono riuscita a fare neanche la colazione....e la cosa è grave!!! :-)
Oggi, quindi, niente ricetta, oggi vi faccio vedere una delle ultime torte :-).
E dopo Minni, non poteva mancare lui.....quello che ha accompagnato la  mia infanzia, assieme a tutto il gruppo, si lui, Topolino :-).
Devo dire che non faccio molte torte da maschietto e quando ho saputo che era un bimbo il festeggiato...mi sono preoccupata un pò...non amo molto certi personaggi tipici da maschietto, ma quando ho saputo che il soggetto doveva essere lui...wuauuu ne ero entusiasta!! :-)
E quindi eccovi lui, l'intramontabile, quello che tutti invecchiano e lui no, quello che tutto tramonta e lui no...lui, TOPOLINO!!!



ma non si poteva chiamare...Paolo??? :-)





Alla prossima.....mooolto fashion!!! :-)

sabato 19 aprile 2014

Riassunto ricette pasquali e ricicli pasquali



E anche quest'anno, vi rispolvero il riassunto di tutte le mie ricette pasquali e con i ricicli possibili di uova di cioccolato e colombe, spero possa essere cosa gradita :-).
E con questo, auguro a tutti voi una serena e buona PASQUA!!!!!

RICETTE TRADIZIONALI SICILIANE
(Cliccare sui titoli per i link)

DSC06199_640x480_   Sua maestà LA CASSATA!!!

   Le famose "cassatine" siciliane

 


  


Picureddi di maiturana



    Pecorelle Pasquali delle principesse








Pupa cu l'ova




DOLCI PASQUALI

DSC06179_640x480_  La pastiera napoletana

 






Pastiere monoporzioni







Colombine Pasquali



   Le mie colombe: al pistacchio- alle pere e cioccolato- ai kumquat


 UOVA DI PASQUA


  Uovo di Pasqua farcito primaverile

L'uovo di Pasqua dal cuore croccante  Montersino

   Gli ovetti hanno fatto i pulcini!!!










La leggenda della mucca Carolina dalle uova maculate

  








Le mie uova di Pasqua





     Uova di pasqua ripieni di....cannoli scomposti e colomba


E se dopo Pasqua avete un esubero di uova di cioccolato, due solo le cose:
  • vi do l'indirizzo e lo spedite a me :-)
  • vi elenco qualche ricetta sotto ;-)

Ricicli pasquale

Colomba cremolata alle fragole

Mattonella al cioccolato con chenelle di crema

Bicchierino di caffe espresso e pere ...
Pocket coffee con panna
Barchette di cioccolata con salsa di fragole e panna
Tartufi di colomba croccanti: doppio reciclo 
Cestini di meringhe al cioccolato extra noir piccante: cestini dell'amore 
Cheese cake cioccolattosa alle pere
Ciambellone banana e cioccolato
 Il mio brawnie
 Le girelle al cioccolato
Frutta secca mista al cioccolato
I miei primi cioccolattini: deliziosi
Orsetto goloso
Orsetto goloso 2 la vendetta
Bavarese ai tre cioccolati di Montersino, su base croccante
Torta Monia, rivisitazione Montersino: bellissima!!!
Millefoglie scacchiera: una storia lunga 20 anni!!
La caprese
Mousse al cioccolato monoporzione
Crepes di banane al cioccolato
Bananine cioccolattose steccate
Pirottini al cioccolato con crema di ricotta
Pirottini al cioccolato con cuore morbido alle fragoline
Ovetto di cioccolato con panna e soldatini
Cupolette fragolose
Crostatine di banane cioccolattose
Fonduta al cioccolato
Gelato al cioccolato: cremoso e cioccolattoso ...

Mon Chéri in bicchiere (ho appena scoperto di non averli ancora postati)
                                              
Bicchierini al cioccolato fondente con "cirase" sotto spirito al profumo di arance




Meringhe cioccolattose con mousee e fragoline      
                                                                             
Meringhe ricoperte al cioccolato con mousee di chantilly




e per finire, la pizza
(Pizza con uova Kinder e pistacchi)


giovedì 17 aprile 2014

Pecorelle Pasquali delle principesse



Buongiono....come vanno i preparativi di Pasqua??? :-)
Io, quest'anno, li sto facendo tutte le preparazioni....o meglio..quasi tutte :-).
Devo dire che, una delle cose pasquali che mi mancava nel mio repertorio :-) erano proprio le pecorelle. Infatti, avevo si postato la ricetta, ma era quella di una mia amica, fatte da lei. Non amo molto questo dolcetto perchè non amo molto la pasta di mandorle e quindi non mi ero mai cimentata. Ma poi, quest'anno, la maestra della mia piccolina mi chiede se potevo farle per i suoi alunni e io, che non mi tiro mai indietro quando si tratta di pasticciare, ho detto si....anche se, non ne avevo mai fatte :-).
Devo dire che è stata una bella occasione per far fare alle bimbe qualcosa di tradizionale....è stato molto bello, metterci lì, una sera, tutta la famiglia...compreso papà :-), a pasticciare tra pasta di mandorla e...da buona cake designer :-), pasta di zucchero. E' bello pensare che un giorno, ricorderanno questi momenti e, magari, li ripeteranno con i loro bambini dicendo: quando eravamo bambini la nonna ce li faceva preparare.... :-). Bohh sarà che noi, da piccole, non pasticciavamo con impasti, ma proprio mi manca avere questi ricordi, mi manca così tanto, che voglio compensare con le mie principesse ;-).
Per fare queste pecorelle, questa volta, ho usato la ricetta della mia amica Ros, mi è sembrata una ricetta ben bilanciata, con meno zucchero ;-).

INGREDIENTI
1 kg di farina di mandorle (se non la trovate fresca non comprate quella troppo sottile e asciutta, meglio comprare le mandorle e tritarle a casa, il gusto sarà più intenso)
600gr di zucchero a velo
70gr di glucosio
90gr di acqua (io ne ho messo almeno 30gr in più)
1 fiala di essenza di mandorle (io non l'ho messa perchè preferisco sentire solo il sapore della mandorla fresca ;-))

Io ho usato la planetaria, ho messo tutto dentro e ho aggiunto l'acqua poco alla volta. Ho impastato fio a formare una palla.
Nelle formine ho spolverato con un pennellino, della maizena, ho staccato un pò di pasta di mandorla, ho creato una specie di cono e infilato la parte più affusolata nella parte della formina a forma di musetto, pressato bene e poi coperto con l'altra parte.



Una volta formate le pecorelle, fare asciugare per un giorno e poi colorare.

Ed ecco le pecorelle classiche :-)....anche se....la mia vena del cake design è venuto fuori :-)

qui tutta la famiglia all'opera




Ed ecco il gregge!! Ma di quelle tradizionali!!:-)




Devo dire che le pecorelle delle mie principesse sono più dolci, ma quelle classiche sono queste e non potevano non attenerci alle tradizioni!! :-)

lunedì 14 aprile 2014

Pizza a modo mio con cornicione ripieno



Buon inizio settimana!!
Questa, per tutti noi, sarà una settimana intensa in attesa della Santa Pasqua: chi sarà occupato a far colombe, chi cassate, chi pastiere, chi uova :-)....insomma, a noi, amanti della buona cucina, ma soprattutto propulsori dei piatti della tradizione, non mancherà certo, il da fare :-).
Ma prima di procedere con le ricette tradizionali, proprio in tema di uova, oggi, vi voglio proporre una pizza, davvero buonissima, il cui ingrediente principale sono, appunto.....le uova di quaglie :-).
Ero indecisa se fare una focaccia ripiena o una pizza e alla fine mi è venuto in mente di rifare la pizza con il cornicione ripieno: una vera goduria!!

INGREDIENTI




Per l'impasto
600gr farina manitoba
200 gr di farina 00
200 gr di farina di rimacinato
470 latte
130 acqua
6gr lievito 
pizzico zucchero 
20 gr.olio
20 gr. sale

Per il pesto di pistacchi
200 Pistacchio di Bronte
un pezzettino piccolo di aglio
un piccolo mazzettino di prezzemolo
qualche pezzetto di parmigiano
pinoli (circa 20)
olio
sale

Per condire la pizza
mozzarella di bufala
mozzarella in panetto
speck o pancetta
uova di quaglie (4 a pizza)


PREPARAZIONE:






Per l'impasto
In un poco di acqua tiepida presa dai 130 gr far sciogliere il lievito.
Nella ciotola del Ken, mescolare le farine, aggiungere lo zucchero, il sale e i liquidi. Impastare bene con la frusta ad uncino e alla fine, aggiungere il lievito che avevate sciolto in acqua. Impastare ancora fino a che non si sarà staccato dalle pareti e ancora anche a più alta velocità fino a quando l'impasto non si sarà "incordato" bene. Ovviamente la quantità dei liquidi può variare un pò dal tipo di farina che si usa, dalla qualità. Quindi, lasciatene sempre un pò prima di metterla tutta per capire se ci va e dopo aver impastato bene, se vedete che ancora il vostro impasto è un pò "ruvido" aggiungetene altra. Ora che l'impasto si è incordato (ossia ha formato una bella maglia glutinica) prelevare l'impasto, formate una palla e far riposare coperta con uno strofinaccio e una copertina di lana per circa 5 ore (ma ripeto, tutto dipende da quanto caldo o freddo fa e da quanto lievito avete messo). Una volta che l'impasto è ben lievitato, circa il doppio, formare tanti panetti da 250-280 gr (ne verranno circa 6) mettere su un piano infarinato, coprire con uno strofinaccio e la copertina e far lievitare per altre 5-6 ore circa (anche questi dovranno essere il doppio).




Preparare il pesto
Visto che stiamo facendo un contest sui prodotti Kenwood potrei dirvi di mettere tutti gli ingredienti nel boccale del frullatore e frullare e in effetti potrebbe anche andare bene, ma io sono affezionata al mio mortaio di marmo e i pesti mi piace farmeli ancora li, a pigiare e pigiare perchè, in questo modo, non ottengo una salsa ma un, appunto, pesto, in cui posso sentire, nettamente, anche sotto i denti, i vari ingredienti ;-).
Quindi, se volete farlo a modo mio, strofinare leggermente con l'aglio il mortaio, mettere il pistacchio, schiacciarlo bene e metterlo da parte.
Poi mettere le foglie di prezzemolo, i pinoli, il parmigiano a tocchetti, sale, olio e pestare. Unire a questo composto il pistacchio tritato e ancora olio (visto che questo è un pesto che dovrà essere usato in una pizza, non eccedete con l'olio, lasciatelo un pò più asciutto). Amalgamare bene e far riposare. Il vostro pesto è pronto, semplicissimo e molto delicato.

Ora tagliate la mozzarella di bufala a dadini e farla riposare in frigo per un pò di ore in modo che perda il liquido e risulti più asciutta.
Nel mixer mettere il disco e tritare la mozzarella a panetto (non usarla tutta perchè, una parte, la dovrete tagliare a strisce per fare il cornicione)

Ora arriva il bello :-) e ora arriva il compito di Tommaso: come stende la pasta lui, nessuno, gli viene tonda proprio come quella della pizzeria ;-).
Stendere la pasta del panetto usando solo i polpastrelli delle mani. Nel mio caso, che ho fatto il cornicione ripieno, stendere di più i bordi per farli più sottili, mettere, a girare, un listello di mozzarella a panetto (è più compatta e più adatta per questo utilizzo) rivestita da metà fetta di salame Milano e chiudere bene i bordi, avendo cura di bagnare un pò la base con dell'acqua. Mettere il disco della pasta così ottenuto nel Pizza Express e farla cucinare per un paio di minuti. Aprire il fornetto e aggiungere il pesto di pistacchio e la mozzarella un pò di quella normale e un pò di quella di bufala e le uova di quaglie.


Finire di cucinare e aggiungere, infine, un pizzico di sale e pepe sopra le uova di quaglie, lo speck o la pancetta e servire (non aggiungo olio a crudo perchè c'è il pesto che già ne contiene abbastanza).
Una vera delizia, le uova di quaglie si sposano divinamente con il resto degli ingredienti e il cornicione....che dire, una vera sorpresa...nessuno ne lascerà come succede di solito :-).



Ed ecco il cornicione ripieno!!!

sabato 12 aprile 2014

Biscotti nascita segnaposto



Buongiorno e buon sabato!!
State preparando qualcosa per questa Pasqua?? Io sto preparando le pecorelle, ma in attesa, vi faccio vedere questi segnaposto che ho realizzato per un battesimo.
Sono dei biscotti ricoperti in pasta di zucchero, un'idea carina da realizzare sia come segna posti che come pensierino da dare a casa, alla nascita di un bimbo.
Eccoli