Un'altra bellissima ricetta sarda pervenuta dalla nostra Rosa per il contest
Grazie ancora Rosa per tutte le tue ricette!!
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Ciao Danita, come promesso, questa volta ti invio una ricetta sarda, anche questa l'ho appresa da mia madre..si tratta del coniglio alla cacciatora o in umido (in dialetto è detto invece' conillu a succhittu')..di tale ricetta, che rappresenta un modo saporito di cucinare la carne di coniglio in Sardegna, esistono varie versioni, io ti invio quella che ho appreso da mia madre (che, a sua volta ha appreso da mia nonna), ma ne esistono varie, con ingredienti più o meno ricorrenti,molto usati nella cucina di questa regione...il principio è comunque quello di creare un piatto davvero saporito in cui quell'odore un pò particolare della carne di coniglio, che talvolta può dare fastidio, viene completamente eliminato dapprima da una marinata di acqua e aceto (ma c'è chi usa marinarlo solo nell'aceto..io preferisco diluirlo con acqua, anche le ricette che ti invio seguono tale procedura) e poi da una cottura in cui viene aggiunto aceto più altri ingredienti (in questo caso alloro, olive, capperi sott'aceto, pomodoro secco e fresco, aglio e infine un bel trito di prezzemolo...) che insaporiscono ulteriormente il tutto....
CONIGLIO ALLA CACCIATORA O IN UMIDO (CONILLU A SUCCHITTU)
ps: nelle foto che ti ho inviato ho fatto metà dose
1 coniglio a pezzi non troppo grandi. Meglio inoltre che il coniglio non sia troppo grande...in modo che sia più tenero
1 grosso spicchio d'aglio tritato
6 pomodori freschi medio piccoli
2 pomodori secchi (metterne due se sono pomodori secchi 'invecchiati', cioè più scuri e quindi più saporiti..se sono di colore rosso normale, quindi non invecchiati, metterne il doppio, quindi 4 o anche 3)
olive verdi denocciolate sott'olio (ma che contengono anche aceto tra gli ingredienti)
capperi sott'aceto
2 foglie di alloro
1 bicchiere di aceto di vino bianco
1 dado al gusto 'saporito'
4 manciate di prezzemolo tritato
olio extravergine d'oliva
acqua q.b
Innanzitutto fare marinare il coniglio in una ciotola con acqua e aceto per almeno 1 ora.
Trascorso il tempo, farlo scolare bene (senza sciacquarlo) in uno scolapasta.
Riscaldare dell'olio extravergine in un tegame (meglio se antiaderente).
Quando è pronto rosolare benissimo i pezzi di coniglio, finchè non avranno assunto un bel colore.
A questo punto unire l'aglio tritato e faro rosolare un pò.
Aggiungere ora i pomodori freschi a pezzi un pò grossolani, le foglie di alloro, i pomodori secchi a pezzi (tagliati direttamente con le mani. Si tratta di pomodori secchi salati ed essiccati sotto il sole, che vengono usati moltissimo nella cucina sarda per insaporire molti piatti: carni in umido e talvolta pesci, minestre e minestroni)
Cuocere finchè i pomodori freschi non si saranno spappolati, squagliati..
A questo punto unire l'aceto e il dado. Coprire e cuocere (a fiamma bassa) per circa 3 quarti d'ora\ 1 ora (i tempi di cottura variano in base alla grandezza del coniglio), controllare spesso, quando vediamo che si sta asciugando, aggiungere acqua q.b, in modo da assicurare sempre la presenza di sughetto nella preparazione, evitando così che si possa asciugare troppo... trattandosi di carne in umido dobbiamo contare che la preparazione non deve certamente navigare nel liquido ma non dev'essere neanche asciutta, anche perchè, una volta che si raffredda, il sughetto tende un pò ad asciugarsi..quindi, in considerazione a ciò è importante mantenere il composto bello umido, non tipo minestra, ma umido nel modo giusto...)
Dieci minuti prima del termine della cottura unire capperi e olive.
Dopo un paio di minuti unire anche il prezzemolo tritato.
Questo piatto va assolutamente preparato l giorno prima del consumo, in quanto appena fatto non è buono come il giorno dopo mentre se riposa la carne assorbe meglio tutti i condimenti e il piatto risulta decisamente molto ma molto più buono!
Le dosi dell'aceto sono calcolate secondo i miei gusti. Secondo me così si sente nel modo giusto: non troppo forte ma neanche troppo debole. Consiglio in ogni caso di assaggiare il sughetto e di decidere, secondo i propri gusti, se metterne un pò di più o se diminuire la quantità (in quest'ultimo caso consiglio di metterne poco per volta e assaggiare)
PS: Conto di inviarti, prossimamente, anche la ricetta di un'altra versione del coniglio alla cacciatora (come ti ho scritto nella premessa esistono varie versioni della stessa ricetta..)
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