Ecco perchè, organizziamo in campagna la mangiata "ra pasta chi tinniruma", ormai è come se fosse una festa, un rito che bisogna fare, almeno 2 volte nella bella stagione: raccogliamo direttamente la materia prima, la cuciniamo a metri e costi zero :-) e la mangiamo fuori, dove si sta un pò meglio :-)...che peccato...nelle sere invernali sarebbe un toccasana :-(.
Ma comunque il ricordo più bello di questo piatto è la nonna, andavo da lei e quando zia mi preparava questa pasta, la nonna che stava seduta, si prendeva la "mappina" a quadretti, ci "pizziava" gli spaghetti grossolanamente, poi l'avvolgeva bene e con le mani la "scafazzava" per renderli più piccoli....che ricordi!!
Ma comunque il ricordo più bello di questo piatto è la nonna, andavo da lei e quando zia mi preparava questa pasta, la nonna che stava seduta, si prendeva la "mappina" a quadretti, ci "pizziava" gli spaghetti grossolanamente, poi l'avvolgeva bene e con le mani la "scafazzava" per renderli più piccoli....che ricordi!!
Tinnirumi freschissimi,
cucuzza longa freschissima (zucchina lunga)
pumaruoru (pomodoro)
cipudda
pasta, RIGOROSAMENTE spaghetti Tomasello n°5 (e fatemi esser orgogliosi di quello che a Casteldaccia produciamo!!!) da tagliare RIGOROSAMENTE a mano, na mappina, per fare la minestra sennò che pasta chi tinnirumi è!!! :-)
formaggio stagionato (tipo caciocavallo)
E ora il rito, raccogliamo i tenerumi, le foglie, appunto, più teneri e le tagliamo. Tagliamo a pezzettini pure la zucchina.
Mettere i pomodori a cui avremo inciso la buccia a croce, nell'acqua calda e peliamoli.
Soffriggere la cipolla e aggiungere i pomodori tagliato a dadini (questo è quello che noi chiamiamo picchipacchi :-)) e a cottura quasi ultimata, aggiungere il caciocavallo tagliato a piccoli dadini sottili (se usate la parte vicino al cozzo è ancora meglio!!!).
Mettere l'acqua a bollire e aggiungere i tenerumi e le zucchine.
Spezzettare la pasta (unvi arrisicati a calari a pasta accattata già nica!!!!)
Appena la verdura sarà quasi cotta, unire la pasta e cucinare lasciandola ben al dente. Finire aggiungendo u picchipacchi :-).
a mappina
Impiattare la pasta, RIGOROSAMENTE in un piatto degno delle nostre cucine povere siciliane, meglio se spaiati tra i vari commensali :-) e .....non vi resta che mangiarla!!!
Ovviamente, della pasta con i tenerumi ce ne sono di diverse versioni: asciutta, a minestra, bianca, 'nsucata (con molto pomodoro) ....a me, piace così ;-).
P.S. Potete anche mangiarla fredda, in questo caso, vi consiglio di scolatela un pò e il brodo aggiungerlo dopo, quando è fredda in modo che la pasta non assorba troppo ;-)).
questa me la segno tesoro!!!
RispondiEliminaciao, sei bravissima! vorrei invitarti a visitare il mio blog, e a partecipare alla mia nuova raccolta di ricette con le pere, ti aspetto...ciaooo, paola
RispondiEliminahttp://lacucinadipaolabrunetti.blogspot.com/2011/09/oggi-il-mio-blog-compie-2-anni.html
...ma quanto invidio questi tennerumi...l'anno prossimo mi coltivo le zucchin lunghe su balcone!!!Oppure mi inviti!
RispondiEliminaciao loredana
Ciao! Hai mai provato a farla senza tutto il brodo? mia mamma la fa asciutta, con il sugo ed è una bontà, così non l'ho mai provata!:))
RispondiEliminaVevi :)
La minestra con i tenerumi si fa con l'aglio!!!!! nn con la cipolla!! poi per carità uno può farlo come vuole ma la minestra di tenerumi siciliana si fa con l'aglio!!! :)
EliminaAnonimo....io sono siciliana DOC :-) e dalle nostre parti, ti assicuro, che la si fa con la cipolla....poi, a piacimento, uno spicchio di aglio, sicuramente, non ci sta male, ma noi la facciamo così ;-).
EliminaVevi, si, a molti piace asciutta :-), ma io l'adoro in questo modo, infatti mi riempio il mio piatto di brodo e agli altri la do un pò più asciutta :-)
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