In effetti avevo già postato questa ricetta e vi avevo parlato anche del ricordo della zia Ninfa che ce li faceva per la viglia di Natale, ma avevo anche detto che a noi, non riescono così bene come quelli.
Di questa cosa non me ne sono mai potuta fare una ragione....come per il ragù di mamma, vi ricordate??? Alla fine sono andata a farlo da lei per imparare bene bene :-).
Ecco, allora decido di rivolgermi alla signora Enza, la mamma della mia amica Angela che le sa fare davvero una meraviglia, ma dovete sapere che, se domandi alla signora Enza come fa qualcosa ti dice sempre:
"Danie ca i fazzu a occhio" e quindi trovo il metodo:
"Signora Enza... dobbiamo organizzare na mangiata che io voglio vedere come fa le sfincitelle??"
"Vabbè, Danie, organizziamo quando dici tu"
ma certo signora Enza, chi se la perde questa occasione!!!
"Però vengo di pomeriggio così mi fa vedere come le fa e mi prendo bene la ricetta"
Perfetto, organizziamo tutto con Angela e la mia amica Giusi che anche lei voleva a tutti i costi la ricetta precisa, un bel sabato, a cena antipastini e carne e salsiccia arrostiti e per dolci tanti tanti sfincitelli.
Arrivo in campagna dalla signora Enza, presto, verso le 15,00, non mi finisco manco la cucina....non facciamo che la signora inizia senza di me e finalmente cominciamo queste sfincitelle, io con tanto di penna, foglio per gli appunti e, ovviamente, da brava foodblogger, la mia bella macchina fotografica.
La signora Enza prende le farine e mi dice:
"Daniela, qua c'è mezzo chilo di farina 00....."
Io scrivo: 1/2 kg di farina....
"mezzo kg di farina di rimacinato..."
e io scrivo 1/2 kg di farina di rimacinato...
"700gr di papate bollite e schiacciate"
e io scrivo 700 gr di...... (e facevo tra me e me....ma guarda la signora Enza quant'è precisa oggi!!!)
"strutto...." ...ccà siemu!!!
"quant'è signora E..."
"ncààà a occhio"
"allora mi prenda la bilancina così lo peso..", dico io....
"no, Danie, qua non ce l'ho!"
"e allora come l'ha pesata la farina??" domando io già con il terrore della risposta che mi poteva dare...
"a occhio!!"
Noooooo.....in quel momento mi rimbombava in mente la canzone di Donatella Rettore: "Dammi una lametta che mi taglio le vene...nanannananannananannaanananaa......".........noooooo, organizziamo sta mangiata perchè devo imparare a fare i sfincitelli, devo imparare una delle ricette della tradizione, voglio essere la portatrice di questo tesoro per tramandarlo ai miei figli e loro ai loro e lei che fa???? fa ancora tutto ad occhiooo?????? NOOOOOOOOOOOOOOOO, non è possibile!!!!
Non c'è verso, le nostre nonne, le nostre mamme, non hanno mai usato le bilance, non sono come Montersino che dice che la asticceria è una scienza esatta e che non ci si può permettere di sbagliare, no, loro vanno ad...occhio!!!!
Con le braccia cadure ma con la penna ancora in mano, non mi resta che scrivere la ricetta precisa delle sfincitelle della signora Enza
gr 500 di farina 00 (ad occhio)
gr 500 di farina di rimacinato (ad occhio)
gr 700 di patate (ad occhio)
strutto (ad occhio....ma era circa un pognetto)
mezzo cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di sale
1 lievito a cubetti
acqua quanto basta (figurati!!! tra mezzo litro e 1 litro circa)
Per condire zucchero e cannella in polvere
Impastare il tutto e far lievitare fino a che diventa una pasta molle.
Ma non è finita!!! Ora arriva il bello, la formazione delle palline per la frittura: ci vuole davvero maestria e abilità che solo le nostre mamme hanno: si bagnano le mani, con la mano sinistra si prende la pasta molle, si strizza, se ne fa uscire una pallina da sopra e con l'altra mano si tira e si butta delicatamente nell'olio caldo.....facile, vero???
"Lo faccio io" dico alla signora Enza.......cavoloooooo, le mie non son venute delle palline ma delle palle da football :-)
Una volta in padella, con una schiumarola si deve avere l'accortezza di passare sopra le palline in modo che queste si girano su se stesse e si cucinano uniformemente
Si prepara un piatto con dello zucchero semolato e polvere di cannella e vi si immergono dopo averli fatti stare qualche minuto nella carta da cucina.
Ed ecco la ricetta di questa meravigliose leccornie, le nostre sfincette, regine delle tavole dei giorni di festa natalizi....ma quante ne ho mangiate mentre la signora Enza le cucinava: lei friggeva e io mangiavo.....nelle prime 2 padellate non è finita nessuna sfincitella della scodella :-)
Mi raccontava, la signora Enza, che quando le facevano nella sua famiglia, avevano l'usanza (ma l'ho sentito dire anche ad altri miei compaesani) che ne facevano qualcuna con il cotone idrofilo dentro per scherzo :-)
La cosa bella è stata l'arrivo della mia amica Giusi
"Daniii, dammi la ricetta precisa che li voglio farre pure io!!!"
"Si Giusi, finalmente ce l'ho, ce l'ho" grido io, tutta felice.....
non vi dico la sua faccia nel leggere :-).
Alla prossima ricetta.....magari della signora Enza!!!
Sono deliziose :)
RispondiEliminaSono buonissime..anche qui le facciamo simili per la ricorrenza di San Martino!!! Troppo buone!!!!!Una tira l'altra..poi appena fritte sono il massimo!!
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