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sabato 4 settembre 2010

Notte bianca e festa di San Giuseppe

Come vi avevo anticipato qualche post fa, si è svolta, tra il 20 e il 23 Agosto, la festa del santo patrono di Casteldaccia, San Giuseppe e, anche quest'anno, come da tre anni, in concomitanza a questa festa, si è organizzata, il venerdì, la notte bianca.
Questa festa è partita in sordina, era anche stata abbandonata e ricordo, che da bambini, aspettavamo sempre con anzia quella di Porticello e Baucina.
Oggi, invece, questa è diventata una delle feste più rinomate dei paesi limitrofi, facendo passare, a mio avviso, in secondo piano, le altre.
A onor di cronaca, questa festa si celebra in due momenti dell'anno differenti, questa di Agosto, la più pomposa e quella, più strettamente religiosa, nel giorno di San Giuseppe, il 19 Marzo quando si celebra il rito "ra vampa" e la caratteristica tavolata del minestrone con distribuzione anche del pane benedetto.

Qui i fedeli con le fiaccole che serviranno ad accendere "a vampa"






E qui la tavola imbandita per la distribuzione del minestrone che, ad onor del vero, a me piace tanto :-) C'è molta gente schizzinosa che neanche fa la fila per prenderlo, ma io la faccio anche due volte :-), soprattutto quest'anno che faceva freddo e che il minestrone era ben caldo :-)



E qui il cantastoria che sempre affascina la folla, le bimbe si son messa li davanti e non si sono alzate se non quando aveva finito :-) La narrazione di Colapesce è stata davvero coinvolgente :-)


Ovviamente in questa giornata, la fa da padrona la tanto rinomata "sfincia ri San Giuseppi" e con i vari Giuseppa, Pippinu, Pippinedda, Pippo, Giuseppina, Piddu che pullulano in paese :-), le sfince consumate sono davvero parecchie :-). Le mie preferite sono quelle di Pillino (Lia Bar) ma le mie son le più buone :-)

Ma ora veniamo a quella che è stata la festa di Agosto, cominciamo con la "luminaria" della strada principale, lungo la quale, da un pò di anni, si piazzano le "bancarelle"

E qui la nostra piazza......che peccato però!!! :-( con le palme così ha perso gran parte del suo fascino.


E qui comincia, il venerdì, la Notte bianca; durante la serata e la notte si alternavano, nelle diverse piazze del paese, vari spettacoli e intrattenimenti:
c'era Friscia con la sua "fascedda ri ricotta" :-)

il gruppo che faceva le cover di Vasco Rossi...eccezionali, lui, il corista, sembrava proprio Vasco, con la sua bottiglia di birra in mano, credo che fosse del tutto ubriaco :-)

Nino Frassica che ha reinterpretato a suo modo :-) grandi classici della musica italiana

gruppetti che ballavano balli di gruppo



avevamo pure uno scrittore, l'autore di un libro su Santa Rosalia, la santa di Palermo

il gruppo di Renzo Arbore (lui non c'era, sicuramente costava troppo :-)


Totò Borghese, che devo dire, mi è piaciuto :-)

e la degustazione di prodotti tipici (questa è stata la cosa che mi ha più deluso: 2 tipi di vini, 3 tipi di formaggi e 1 barattolo di miele, non credo che ci rappresenti a pieno il nostro paese), meno male che almeno c'erano "i muffuletti" :-)




Poi, ovviamente, durante il percorso abbiamo potuto gustare (a nostre spese, ovviamente :-), ecco era più bello se avessero inserito anche questi tra le degustazioni) della buonissima salsiccia e il nostro famosissimo "pani ca meusa" (magari, poi, dedico un capitolo a parte :-))

Praticamente, il tutto, io personalmente, con tanto di prole al seguito :-) dalle 21,00 alle 5 del mattino :-)

Però, visto che siamo in un sito prevalentemente culinario, vi dico cosa ho mangiato quella sera:

  • ore 21,00 panino con milza
  • ora 21,10 assaggino panino con salsiccia
  • ore 23,00 2 moffolette con formaggi e miele, accompagnati da un nero d'Avola
  • ore 01,00 6 cazzilli (alias crocchette) :-)
  • 0re 01,15 fagottino al cioccolato accompagnato da un cappuccino
  • ore o3,00 arancina alla carne
  • 0re 04,30 granita con acqua tonica (era il minimo per digerire il tutto :-))

Ovviamente per le strede in festa, non potevano mancare, "u siminzari" ca simenza e i

"luppina" e "coccooo fresco!!" :-)

"a minnulata" cavura cavura :-)

"u turruni" colorato che piace tanto a mio suocero .-)

e come potevano mancare loro, le regine di tutte le feste popolari: "i meli 'ncilippati" che io solo un anno ho mangiato e devo dire che sono davvero buonissime con quel bel sapore di cannella forte :-)


"u panillaru" chi cazzilli e panelli



e anche un piccolo artigiano del paese (a dire il vero l'unico presente :-()



Ma veniamo ai festeggiamenti di San Giuseppe.

Il momento più solenne di questa festa è, senza dubbio, la processione con "a vara" portata a spalla (ancora Tommaso, ha il segnale) da una trentina di portatori, che girano per le vie principali del paese al grido di "viva San Giuseppi chi stivali" dopo che "l'abbanniaturi" grida: "ni fa grazie quantu lu mari" e "salutamu stu santu patrunu ricennu"


qui all'uscita della chiesa

Quest'anno è stato molto emozionante per me, perchè è stato il primo anno che le mie bimbe hanno visto il loro papà sulla vara e il loro papà loro :-)
Il momento più suggestivo, è senzaltro "a vulata ri l'ancili" , due bambine che, appese a delle corde, sopra la statua di San Giuseppe, recitano una poesia a lui dedicata


qui quando, finita la recita, una pioggia di coriandoli irridescenti scende sulla folla




qui i piccoli giochi d'artificio fatti quando "a vara" rientra in chiesa


Questi, invece, la domenica, le sfilate dei carretti tipici siciliani, ormai dei cimeli in quanto pezzi davvero rari per la loro bellezza, penso che ad avere quest'arte di saper dipingere questo genere di cose siano rimasti davvero in pochi :-(


la sfilata di cavalli

gli sbandieratori

i tamburinari

Il culmine della festa è stato lunedì, con il concerto della grande, mitica, inimitabile Patty Pravo. Molti hanno criticato la scelta di questo personaggio, per me, invece, è stata la scelta migliore di tutte quelle fatte in passato e molte che se ne faranno in futuro: adoro quest'artista e nonostante le ultime apparizioni Sanremesi poco brillanti, ha fatto un concerto davvero bello ed emozionante, e devo dire che, nonostante la sua "paresi botulinica" :-) facciale, la voce le usciva lo stesso bene :-)

Qui, quando, inzuppata di sudore per il caldo e per a folrte umidità che c'era, si mise l'accappatoio; non poteva finir di chiedere come facevamo a sopportare, nella folla, tutto stu caldo :-) è stata pure autoironica, dicendo che quell'umidità le avrebbe fatto aprire tutte le cuciture del viso :-)

E per finire i giochi d'artificio che, da un pò di anni, sono davvero un bellissimo spettacolo, superati solo, a parer mio, da quelli di Aspra.

Se volete saperne di più di questa festa, della tradizione e di altre curiosità, visitate il sito

http://www.comitatosangiuseppecasteldaccia.it/

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